La giornata conclusiva del LEI Festival prevederà la presenza di grandi personalità del mondo spirituale e accademico tra i quali: Guidalberto Bormolini, Massimo Cacciari e Manuela Monti.
Ricchissima giornata di chiusura per il LEI festival, in corso di svolgimento al Teatro Doglio di Cagliari. Avventura è il tema di questa edizione e a partire dalle 17 sarà il monaco Guidalberto Bormolini ad affrontarlo attraverso l’arte della meditazione “Vorrei soprattutto che alla fine del percorso possiate penetrare il mistero della meditazione. E se alla fine resterà comunque misteriosa, sarà comunque un mistero più familiare, ma soprattutto capace di dare un senso a una vita che sempre più per le moltitudini sta diventando priva di senso, priva di passione, priva della possibilità di vivere un amore assoluto”.
L’autore ci accompagna in un affascinante percorso per avvicinarci a un’esperienza che parte dal desiderio di Infinito e si compie danzando e respirando con l’Infinito. Guidalberto Bormolini è monaco e antropologo e dirige il Centro di spiritualità del monastero di San Leonardo di Prato visitato, tra gli altri, da Giovanni Paolo II e dal Dalai Lama.
Intanto lavora per trasformare Mezzana, un borgo abbandonato incastonato nella Valbisenzio, vicino Prato, nel villaggio “Tutto è vita” per curare e accompagnare alla morte attraverso la spiritualità i malati terminali. Ha scritto e curato alcuni volumi sui temi della spiritualità e della preparazione alla morte.
Cacciari presenta: Viaggio in paradiso
Grande attesa per il filosofo Massimo Cacciari che al LEI Festival proporrà una lectio sullo scrittore Robert Musil dal titolo Viaggio in Paradiso. L’uomo senza qualità di Musil riflette l’uomo contemporaneo, per cui il mondo di ieri, con le sue illusioni di armonia, di compiutezza, con le sue pretese di esattezza da ricercare in ogni campo, è finito per sempre. Vie di uscita non ve ne sono, vie soltanto, che dovremo costruire mentre si va, si cerca. Massimo Cacciari è professore emerito di Estetica presso l’Università San Raffaele di Milano e membro dell’Accademia dei Lincei. Ha svolto attività politica ed è tra le voci filosofiche più presenti nel dibattito pubblico.
La vita quotidiana spiegata da Manuela Monti
Ridi ogni volta che puoi, è una medicina a buon mercato, questo invece il titolo della conferenza della scienziata Manuela Monti, in programma con la collaborazione del Festival CagliariScienza. Un numero sempre maggiore di evidenze documenta quanto la vita quotidiana sia in grado di influenzare il nostro DNA. Un sorriso, un abbraccio, la serenità o, al contrario sofferenza, frustrazione o paura possono indurre le nostre cellule a produrre dei neurotrasmettitori (serotonina, dopamina, ossitocina, etc.) che non si limitano a trasmettere segnali tra i neuroni ma controllano l’espressione di alcuni geni che influenzano la funzionalità di tessuti e organi ed il nostro benessere psico-fisico.
Dopo molti anni trascorsi tra USA, UK e Giappone Manuela Monti è rientrata in Italia per svolgere ricerche su cellule staminali e germinali. È infatti da sempre affascinata dalla cellula uovo che ha studiato, dissezionato, descritto e portato a teatro con uno spettacolo rivolto a giovani studenti curiosi.
I filosofi della nuova generazione
Tornano al LEI Festival per chiudere l’edizione 2022 due dei più amati filosofi della nuova generazione, Maura Gancitano e Andrea Colamedici che alle ore 20 terranno un incontro dal titolo L’avventura della bellezza. La bellezza oggi è qualcosa di ben preciso a cui dobbiamo adeguarci, non si tratta di una questione puramente estetica, ma piuttosto di una tecnica politica di esercizio del potere, una sorta di gabbia dorata in cui non ci rendiamo conto di essere rinchiusi. Ripensare la bellezza significa avventurarsi al di là dell’indottrinamento e del consumo, significa coglierla come percorso di fioritura personale, lontano da qualunque tipo di condizionamento esterno, per riuscire finalmente ad ascoltare e seguire i nostri autentici desideri permettendoci di vivere liberamente i nostri corpi