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Sos Manos de su passadu, Castelsardo centro della cultura sarda

Castelsardo è diventata per una notte il centro dell’arte, della musica e della cultura sarda, grazie ad un grande spettacolo che ha visto l’esibizione dei più noti “Cantadores a chiterra”

Castelsardo, all’interno del Castello dei Doria, è stata per una notte al centro dell’arte e della cultura sarda di oggi e di ieri. “Sos Manos de su passadu” è stato uno spettacolo per ricordare i più grandi artisti della storia della musica sarda.

Il 10 dicembre sino a notte tarda, Castelsardo è apparsa per una notte il centro dell’arte, della musica e della cultura sarda. Grazie ad un progetto ed un magnifico spettacolo, Castelsardo ha visto l’esibizione dei più noti “Cantadores a chiterra“. Il Cantu a Chiterra è una tipica forma di canto monodico in lingua sarda e gallurese accompagnato con la chitarra. Questo canto è diffuso soprattutto nella parte nord dell’isola. Un momento artistico che ha unito memoria e ricordo, dedicato ai grandi artisti del passato.

“Nel nostro progetto intitolato “Sos Manos de su passadu”, “Su Cantu a Chiterra”, abbiamo scelto di proporre uno spettacolo folkloristico non tradizionale ma ricco di emozioni e sentimento. L’esibizione dei Cantadores a Chitarra di oggi ha avuto l’obiettivo di risvegliare la memoria dei grandi artisti di questa musica popolare. Il “Cantu a Chiterra” ha rappresentato e tuttora rappresenta una delle espressioni più popolari dell’arte, della musica e della cultura sarda”. Così racconta “Sos Manos de su passadu” il presidente dell’associazione promotrice Deris, Oe e Crasa, Vittorio Cau.

La manifestazione è stata promossa dal mondo delle Acli di Sassari e nel più articolato mondo delle Acli Sarde, impegnate a tutela della lingua e della cultura sarda.

A Castelsardo si sono esibiti numerosi cantadores, tra i più noti e famosi del momento: da Emanuele Bazzoni a Salvatorangelo Salis, da Franco Dessena a Daniele Giallara, da Marco Manca a Roberto Murgia, a Gian Daniele Calbini. Alla chitarra Nino Manca e Tore Matzau e alla fisarmonica Graziano Caddeo e Alberto Caddeo. Durante lo spettacolo si è esibito il Gruppo Folk San Nicolò d’Arcidano, tra i più attivi nel mondo regionale della musica e della cultura sarda.

Lo spettacolo “Sos mannos de su passadu” si è tenuto al Castello dei Doria, nelle sale del Museo dell’Intreccio Mediterraneo, nella suggestiva atmosfera del centro storico medievale di Castelsardo.

Dopo il premio Ondras per l’impegno sulle lingue minoritarie promosso dalle Acli sarde, si è giunti ad un’altra tappa. “Siamo convinti che la nostra lingua e la cultura sarda non siano qualcosa di metodico ma per i nostri giovani, così il presidente delle Acli Salvatore Sanna, “e con il nostro impegno e le nostre attività lavoriamo per questo”.

La nascita di un museo regionale dei cantadores

Deris, Oe e Crasa, si propone di mantenere viva la tradizione dei cantadores a chitarra e di mantenere intatto il ricordo dei grandi cantadores del passato sia attraverso gli spettacoli dal vivo che attraverso la nascita di un museo regionale dei cantadores, un museo reale e virtuale alimentato dalle registrazioni, dagli strumenti e dai ricordi dei grandi musicisti e cantadores del passato.

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