Frequenza diabete
La retinopatia diabetica è una complicanze del diabete che colpisce gli occhi. Un disturbo frequente considerato che in Italia, secondo l’Istat, il diabete colpisce il 5,9% della popolazione, e tra gli ultra 75enni si arriva al 21%.
Ne parla, Stanislao Rizzo, direttore UOC di Oculistica Policlinico Gemelli Roma, che evidenzia l’importanza della prevenzione. Infatti la retinopatia è una malattia sempre più frequente afferma il prof Rizzo
Retinopatia e farmaci
“La retinopatia diabetica è una delle complicanze del diabete, forse la più temibile perché colpisce la vista, ed è sempre più frequente, considerando che la patologia diabetica sta diventando una pandemia. La terapia di elezione è farmacologica, con iniezioni intravitreali mensili di anti-Vegf o con gli steroidi a lento rilascio”, efficaci “per diversi mesi. Ma la terapia principale per tutte le complicanze del diabete è il controllo della glicemia” perchè “gli sbalzi non permettono di controllare la retinopatia, qualunque terapia utilizziamo”. Così Stanislao Rizzo, direttore di Oculistica all’Università Cattolica e Policlinico Gemelli Irccs, intervenendo a margine del Roma FLORetina Icoor 2022, uno dei congressi internazionali di riferimento per i trattamenti delle patologie della retina, che si è appena concluso.
La complicanza si manifesta “con l’evoluzione del diabete”, spiega Rizzo, organizzatore del congresso realizzato con il patrocinio di Fondazione Policlinico universitario Agostino Gemelli Ircss che ha raccolto oltre 2.500 specialisti del settore. “Il persona che soffre di diabete – continua l’esperto – ha una frequenza maggiore di retinopatia se ha un diabete da più anni”. Il disturbo insorge, in genere , con una diminuzione della vista che, spesse volte, è anche il primo segnale della malattia. Per questo, medici e diabetologi chiedono l’esame del fondo oculare: sulla retina infatti ci sono le prime avvisaglie della malattia”.
Cosa fare per prevenire la retinopatia
La prevenzione della retinopatia diabetica si basa sul controllo della glicemia – afferma Rizzo -. La diagnosi si svolge con una semplice visita oculistica, con l’esame del fondo oculare, nelle tempistiche indicate dal diabetologo. Per le persone senza alcun segno di malattia consigliamo un controllo ogni anno. Se ci sono già segni di diabete o la retinopatia è in corso, il controllo oculistico si fa ogni sei mesi . Lo screening oculistico – ricorda l’ esperto – è necessario per il diabetico, è in tutti i protocolli internazionali”.
Anche la gestione della patologia dipende dal livello della malattia diabetica. “Le piccole lesioni del diabete iniziale, che non interessano la funzione visiva, si controllano con check periodici – consiglia Rizzo -. Negli stadi più avanzati, quando la malattia ha interessato la macula, la parte centrale della retina, e il paziente ha già problemi visivi, gli esami sono altri. La visita è semplice – rassicura l’ esperto – Si dilata la pupilla con le gocce: è un semplice esame del fondo oculare. E’ poi l’oculista che decide se il paziente deve sottoporsi ad altri esami più approfonditi come l’Oct (Optical coherence tomography), tomografia a coerenza ottica. Questo è esame veloce immediato che non provoca dolore che fa una scansione per vedere lo stato della macula, che è la parte che ci permette la visione distinta del volto dei nostri cari, di leggere o guardare la tv. Un altro esame – aggiunge – è la fluorangiografia retinica con mezzo di contrasto, anche questo non invasivo e non doloroso, per indicare le lesioni, le aree ischemiche”.