foto Pietro Borso

Festa mobile, le proposte per Capodanno

Nel programma di Festa Mobile ci sono dibattiti, seminari, laboratori e performance d’arte multidisciplinare.

Eventi, laboratori e seminari per salutare tutti insieme il 2022 e dare il benvenuto al 2023. Dal 27 dicembre al 3 gennaio a Cagliari, tra gli spazi della Scuola di danza Assunta Pittaluga e la Stazione di Transito di via Dante 60, l’associazione culturale Carovana SMI celebra il Capodanno con “Festa mobile”. Si tratta di una serie di iniziative pensate per ringraziare il pubblico che l’ha sostenuta durante l’anno e dare ai giovani artisti la possibilità di sperimentare e sperimentarsi. Tutti gli eventi si inseriscono nell’ambito del programma di professionalizzazione “L’Accademia del tempo- Inverno”, finanziato da Ministero della Cultura e Fondazione di Sardegna.

Laboratori di Performance multidisciplinare.

Si comincia il 27 dicembre nella Scuola di danza Assunta Pittaluga con Passaggi in Capo all’Anno. Ovvero un laboratorio di performance multidisciplinare con la direttrice artistica di Carovana SMI, Ornella D’Agostino in collaborazione con la danzatrice e performer Sara Capanna, il musicista Pietro Borsò e gli artisti della Stazione di Transito. Un rito di passaggio per celebrare la fine del 2022 e accogliere il 2023. Semplici pratiche d’ascolto e condivisione per raccogliere gli insegnamenti del tempo che va e mettere a fuoco le visioni del tempo che arriva. Il laboratorio si terrà sino al 31 dicembre ed è aperto a tutti, ad artisti, performers, musicisti e appassionati delle arti performative.

Il 28 dicembre alle 19 nella Stazione di Transito l’appuntamento è con il seminario dal titolo “Il riscatto indigeno“, incontro con Elena Manovella, componente di una Ong impegnata nell’Amazzonia Ecuadoriana. Parlerà di quattro nazionalità Indigene dell’Amazzonia e dei loro sforzi per difendere le proprie terre e riscattare le loro identità, culture e forme di vita come mezzo per riaffermarsi nella società attuale, combattendo le ingiustizie. Evento aperto al pubblico in presenza e in streaming.

Dal 28 al 31 dicembre la Scuola di danza Assunta Pittaluga ospita anche il laboratorio “La mancanza delle stelle“. Evento dedicato a danza e musica d’improvvisazione e composizione istantanea con Sara Capanna e Pietro Borsò. Saranno esplorate specifiche qualità di movimento, attraversando pratiche di improvvisazione e composizione istantanea, per riscoprire l’importanza del gioco e della relazione. Aperto ad artisti, performers, musicisti e appassionati delle arti performative.

Che cosa ci facciamo noi qui?

Giovedì 29 dicembre alle 20 nella Stazione di Transito, per i partecipanti alle attività proposte sarà proiettato “Che cosa ci facciamo noi qui“, video in progress a cura di Stefano Odoardi e Ornella D’Agostino. A seguire saranno proposte alcune performance degli artisti delle residenze in transito nel 2020: Andrea Melis, Sambiry Fofana.
Venerdì 30 dicembre alle 20 nella Scuola di danza Assunta Pittaluga c’è la performance di danza (su prenotazione) Soglie, site specific sulla mancanza delle stelle, di e con Sara Capanna (danza) e Pietro Borsò (percussioni). E’ una produzione Company Blu con il sostegno e la collaborazione di Animali Celesti teatro d’arte civile Nell’ambito di INTRECCI progetto speciale teatro MIC 2022. Desiderare, etimologicamente è la mancanza delle stelle. Cosa ci muove? Dove si colloca nel corpo il desiderio? Soglie è una ricerca che si pone in uno spazio liminale, che esplora la presenza di due corpi in una relazione compositiva di gesto, movimento, suono e musica.
Il 2 e 3 gennaio alle 19 nella Stazione di Transito ecco il secondo appuntamento con Elena Manovella: “Difendere le radici“. Saranno invitati a parlare gli artisti della Stazione di transito, provenienti dalle culture dove l’indigeno esiste ancora. Evento aperto al pubblico in presenza e in streaming. Sempre il 3 gennaio alle 20,30 alla Stazione di Transito c’è l’incontro con il danzatore, docente e coreografo sardo Carlo Melis. Lavora da anni in Germania e presenterà i video realizzati su “Kandinsky nello spazio tridimensionale”. Realizzato per un progetto di ricerca finanziato dal commissario federale per la cultura e i media della Germania. Nel programma “Neustart Kultur, Dis-Tanzen” del “Dachverband Tanz Deutschland”, in collaborazione con i suoi studenti e diversi colleghi tra cui il danzatore Paolo Corda che ha anche curato il montaggio finale.
Posti limitati, iscrizioni tramite mail stazioneditransito@gmail.com

About Nicola Melas

Studente di lingue e comunicazione. Appassionato di sport e di giornalismo sportivo, con un interesse particolare verso il calcio.

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