In prima assoluta a Cagliari “Il Tormento del Diavolo”, opera teatrale di Marco Secci con la regia di Alessandro Dettori.
Andrà in scena in prima assoluta sabato alle 21, nel Teatro Sant’Eulalia di Cagliari, “Il Tormento del Diavolo”, piece teatrale di Marco Secci con regia di Alessandro Dettori, prodotto dalla Casa di Prometeo in collaborazione con l’Ente Concerti Sardegna.
L’opera rappresentata a Cagliari è un atto unico di 50 minuti che include musiche originali. La trama racconta la figura del Diavolo, rappresentandola sotto una luce inconsueta.
Mefistofele o Belzebù sono solo alcuni dei mille travestimenti sotto cui il demonio ama trarci in tentazione. Legione (o moltitudine) l’accezione che, in senso biblico, meglio ne evidenzia la struttura polimorfa e l’innegabile propensione per il conflitto.
Ciò premesso, l’opera raccontata a Cagliari è lungi dal volere affrontare il tema da un punto di vista morale o religioso. Il Diavolo si può definire una variante del principio dell’Ombra, ovverosia quell’insieme di qualità negative che, nel contrapporsi alla rappresentazione positiva della Luce, permettono all’uomo di discernere il mondo fenomenico nel suo linguaggio duale e complessivo. Non a caso, è sin dai tempi delle culture protostoriche che la simbologia della divinità caprina, metà umana e metà animale, è stata utilizzata per sottolineare la vicinanza del Demonio ai processi naturali di vita e morte, con ciò legando la sua immagine a quegli elementi grotteschi che, in epoca medievale, lo identificheranno come un essere mostruoso dotato di zoccoli, barba e lingua biforcuta.
Il Grande Tentatore è vulnerabile
Il Diavolo, che eccitando piacevolmente le nostre umane debolezze, ci conduce alla perdizione. E se, inaspettatamente, fosse il Signore delle Tenebre a scoprirsi vulnerabile? Se fosse lui alla mercé delle stesse armi che adopera per impadronirsi delle anime degli uomini? Forse è la prima volta che in un teatro di Cagliari il Grande Tentatore, mostra qui il suo lato vulnerabile. Un lato che lo porterà alle mercé degli strumenti e sotterfugi da lui utilizzati per carpire le anime degli uomini. Filo conduttore dell’opera sarà l’amore, forza primordiale e inarrestabile, capace di sovvertire e travolgere ogni cosa.
Interpretano i personaggi dell’opera rappresentata a Cagliari Marco Secci, Claudia Gigante, Deborah Murru e Valentina Belfiori.