Dopo il diploma uno studente su tre è orientato alle professioni digitali. Alla base della scelta di questo settore lavorativo troviamo le interessanti prospettive di carriera (50%) e potenziali guadagni piuttosto elevati (22%), ma anche la passione per questo comparto in continua evoluzione (30%).
Tuttavia, le scuole e le università offrono generalmente una formazione che non risponde in maniera adeguata alle richieste del mercato del lavoro.
Vediamo quali sono i mestieri digitali più interessanti e come è possibile formarsi per prepararsi a svolgere questo tipo di professioni.
Professioni digitali: i lavori più richiesti
Per professioni digitali si intendono ilavori che implicano l’uso degli strumenti offerti dalla tecnologia digitale e sono orientati in particolare al mondo del web, all’analisi dei dati, all’intelligenza artificiale e così via.
Tra le figure professionali più richieste in Italia troviamo il Digital Marketing Manager, gli specialisti di Recruiting e di Cybersecurity. Ma non mancano le proposte di lavoro per Data Analyst, Cloud Specialist, Cloud Systems Engineer e UX Designer.
L’ambito lavorativo del digital al momento soffre una carenza di esperti disponibili, nonostante l’elevatissima richiesta. Le opportunità di inserimento nel mondo del lavoro, dunque, sono davvero alte: basti pensare che il 12% degli annunci di lavoro online è incentrato sulle professioni digitali in Italia, di cui il 21% ha come oggetto la ricerca di un Data Analyst.
Lavorare nel digitale: cosa sapere
Che si desideri cambiare strada professionale o solamente aumentare le proprie competenze per riposizionarsi sul mercato del lavoro in tempi brevi, il web offre molte risorse utili e concrete.
Il settore digital può offrire opportunità lavorative davvero interessanti e, al contrario di molti altri, risulta decisamente più accessibile: nella stragrande maggioranza dei casi, infatti, non è necessaria una laurea per essere assunti da aziende che cercano figure di questo tipo.
Inoltre, proprio in virtù della forte domanda, sono nate alcune realtà formative online molto valide, che permettono di diventare rapidamente Data Analyst, per esempio, offrendo dei corsi mirati per l’acquisizione di competenze adeguate per questa figura professionale (e non solo).
Inoltre, molto spesso si tratta di mestieri che è possibile svolgere da remoto, dunque senza l’obbligo di presenza in un ufficio. Di conseguenza, è possibile lavorare per grandi aziende estere restando a casa propria, quindi senza dover affrontare lo stress derivante da trasloco, cambio di città o Paese, eccetera.
Scarsa consapevolezza tra i più giovani
Secondo i risultati elaborati dalle interviste dirette agli studenti, secondo gli stessi è necessaria unaforte specializzazione per poter spiccare nei settori più innovativi.
Sebbene questo sia assolutamente vero, per 7 intervistati su 10 continua a prevalere il falso mito dell’imprescindibilità dell’università; solo secondo il 12% dei rispondenti può bastare frequentare un corso non universitario, mentre per il 18% è sufficiente un periodo di pratica concreta e di formazione.
Per quanto riguarda il tipo di ateneo, il 40% degli studenti sostiene che le università telematiche offrano una formazione migliore rispetto a quelle tradizionali in materia di professioni digitali. I motivi risiedono nel modello didattico all’avanguardia di questi atenei (56%), nell’abitudine alla dimensione dell’Online (22%), nell’abilità di abbattere i confini fisici e nella sintonia con le dinamiche dei lavori digitali (18%).