La prima opera della stagione portata in scena al Teatro Lirico di Cagliari a metà gennaio
Un importante opera di Rossini intitolata La Petite Messe solenelle sarà eseguita al Teatro Lirico di Cagliari il 14 gennaio alle 19 e poi domenica alle 17
La dichiarazione del sovrintendente
“L’ apertura della nuova stagione concertistica inizia dopo l’ ottima riuscita del tour del Teatro Lirico per ‘Elisir d’ amore’ di Donizetti e dell’importante esibizione concertistica tenutasi alla Royal Opera House di Muscat, la principale città del Sultanato dell’Oman – ha affermato il sovrintendente Nicola Colabianchi – Tutto ciò si inserisce nel quadro del trentesimo anno dall’inaugurazione del Teatro Lirico di Cagliari e con spettatori tornati in sala per West Side Story e ancor prima per l’esibizione in forma danzante di “Romeo e Giulietta”.
La versione dell’ opera rossiniana proposta agli spettatori
La pregevole composizione, ultima opera del musicista marchigiano, sarà offerta nella seconda versione, per soli coro e orchestra del 1867, la prima fu composta nel 1863 per dodici interpreti, di cui quattro cantanti, due pianisti e un suonatore di armonium.
Il direttore dell’opera di Rossini e a chi sono affidati i ruoli solistici
La realizzazione dell’opera è assegnata a Orchestra e Coro del Lirico, diretti da Maurizio Benini. Costui è importante musicista nativo di Faenza fa ritorno nel capoluogo sardo, dopo la realizzazione della Sonnambula di Bellini del 2008. La parte solista è assegnata al soprano Giuliana Gianfaldoni, al mezzosoprano Paola Gardina, al tenore Antonino Siragusa e al basso Rafał Siwek. Il coro invece è affidato a Giovanni Andreoli.
L’ apprezzamento dell’opera di Rossini a Cagliari
Questa importante opera della letteratura sacra di due secoli fa è stata molto apprezzata a Cagliari l’ultima volta nel 2018, mentre nella versione strumentale era stata messa in scena nel 2012. Creata nel 1863, l’opera è considerata dal compositore Rossini “ultimo dei miei Peccati di vecchiaia”. Quest’opera può essere considerata come se fossero le ultime volontà del compositore forse già consapevole che la dipartita si stesse avvicinando.
Il lascito immateriale del musicista pesarese sull’opera
“Buon Dio, eccola conclusa questa mia modesta sacra Messa. È una sinfonia beata quella che ho eseguito, o è solo musica sacra? Ero nato per l’opera buffa, lo sai bene! Poca sapere, un po’ di sentimento, tutto qui. Sii perciò beato e fammi entrare in Paradiso”.