Dove e in quale luogo di Sassari cui il libro verrà presentato al pubblico
Sarà presentato a questo venerdì 13 gennaio a Sassari, nel salotto della Libreria Messaggerie Sarde in Piazza Castello 11, alle ore 18.00, l’ultimo libro dell’autore sassarese Fabio Piana, “Le reminiscenze”, edito da Catartica Edizioni. Una raccolta di ventotto racconti brevi dal plot spiccatamente suggestivo e poetico.
Chi dirigerà l’evento
Condurrà e colloquierà con l’autore la giornalista e speaker radiofonica Francesca Arca
Come è costituito l’opera e i temi affrontati
L’opera attuale possiede ventotto racconti dai tratti spiccatamente poetici il cui tratto che li accomuna è infatti il destino dei protagonisti di non dimenticare. Prosa e poetica si mescolano fradi loro per far nascere un opera in cui le tematiche principali sono la vita eterna, la reincarnazione, il ricordo di vite passate, originate dal sogno di civiltà sepolte conducono i lettori in una forma di narrativa meta-fantastica prettamente odierna.
Alcune informazioni sulla vita dell’ autore del libro
L’autore Fabio Piana, nacque a Sassari nel 1988, dove dirige un negozio di oggetti vintage. Quando ha ventun anni incomincia a scrivere poesie. Ha già scritto tre raccolte: “I coriandoli se li porta via il vento” (GDS, 2011), “I loro pavimenti sono a scacchiera” (Aletti Editore, 2012), “Conconcorna” (autoprodotta, 2018). Nel 2019 incomincia a comporre racconti e due anni dopo manda in stampa “Come sarebbe stato” (La Gru, 2021).
” Una donna fuggiva. Una folla di pazzi folgorati dalla religione la inseguiva. Volevano la sua testa. Secondo le loro urla era colpevole di stregoneria. Correva. Falciava le foglie del bosco. Poi due alberi incrociati in terra da qualche fulmine le sbarrarono la strada. I pazzi le furono addosso. Pochi passi dal verdetto. Qualcun altro voleva parteciparvi. Fra le tenebre del bosco una moltitudine di occhi osservava. Le due parti umane si fronteggiavano. Nessuna via di fuga per lei. Un’unica via d’assalto per loro. Le si fiondarono contro. Me nello scontro un branco di lupi interruppe la carneficina. Nessuna accusa. Solo fame. Sbranarono tutti. Senza distinzioni. La vita aveva lasciato un corpo straziato che ancora respirava. Lei giaceva in terra. Una pistola da un colpo solo l’aveva trafitta. I lupi non cercavano lei. La loro fame non la riguardava. Moriva di ‘mal umano’. In un altro tempo una donna sudava freddo nel fumo del non ricordo.” (Tratto da “I Lupi”)