Il regista Valerio Ferrara, ospite al festival Passaggi d’Autore a Sant’Antioco, racconta ai microfoni di Unica Radio la genesi del suo cortometraggio Il barbiere complottista
In un quartiere popolare di Roma c’è un barbiere che crede nelle teorie del complotto. In famiglia, come a lavoro, viene deriso da tutti e nessuno lo prende sul serio. Un giorno però viene arrestato dalla polizia. Valerio Ferrara propone al festival dei cortometraggi del Mediterraneo una storia di famiglia. La parabola di un uomo che, per ricevere attenzioni e affetto dai suoi cari, contagia il morbo del complottismo a tutto il quartiere.
Il Barbiere Complottista è allo stesso tempo il saggio di diploma con il quale Valerio Ferrara è uscito dal corso di regia del Centro Sperimentale di Roma. Ferrara ha collaborato come assistente alla regia di Marco Bellocchio per Marx può Aspettare e per La Conversione. Il suo cortometraggio Notte Romana è stato presentato in concorso alla Settimana Internazionale della Critica a Venezia, e candidato al David di Donatello. Il Barbiere Complottista è stato selezionato al Festival di Cannes nella sezione La Cinef.
Valerio Ferrara, ospite di Passaggi d’Autore nella sezione Intrecci Mediterranei, afferma: “Ho deciso di raccontare la storia di un uomo comune caduto nel vortice dei complotto. Attraverso due giorni e una notte nella vita di un barbiere, ho provato a mostrare quanto queste teorie siano contagiose e quanto le persone siano contagiabili. Il barbiere complottista è un piccolo racconto metropolitano, la storia di uomo e delle sue ossessioni.”
Il Barbiere complottista si è distinto al Denver Film Festival al Festival de Cannes. Al Sarajevo Film Festival è stato notato dal direttore artistico di Passaggi d’Autore, Ado Hasanovic. Al Festival del Cinema Italiano di Madrid e al Stockholm International Film Festival è stato accolto in Selezione Ufficiale.