La Stagione Teatrale 2023 a San Gavino Monreale

La Stagione Teatrale 2023 a San Gavino Monreale

L’opera di Lucido Sottile portata in scena a fine Gennaio al Teatro di San Gavino dove Renzo Cugis e Lele Pittoni dimostrano tutta la loro bravura

Ironia in scena tra riflessioni esistenziali e divagazioni filosofiche con “Gente di mare, Supereroi e altri attrezzi agricoli” di LucidoSottile in cartellone sabato 28 gennaio alle 21 al Teatro Comunale di San Gavino Monreale: uno spettacolo originale scritto, interpretato, cantato e suonato da Renzo Cugis (frontman de L’Armeria dei Briganti e autore con Gianfranco Liori di “Filastrocche’n’roll”)e Lele Pittoni(fondatore e voce dei Ratapignata, e del duo Malasorti con Frantzisku Medda “Arrogalla”), con sound design di Davide Sardo e regia di Tiziana Troja per un ideale viaggio in un’Isola sospesa tra passato e futuro, tra miti antichi e moderni e surreali cronache del quotidiano, sotto le insegne della Stagione 2022-2023 de La Grande Prosa organizzata dal CeDAC / Circuito Multidisciplinare dello Spettacolo dal Vivo in Sardegna.
Una opera teatrale surreale su una giornata trascorsa sulla spiaggia da due amici, che riprendono il filo di «una conversazione che dura da decenni»: tra «ricordi balneari» e «gite campestri», emerge la questione identitaria accanto al Piano di Rinascita, ma si parla anche di emigrazione, di politica e tradizioni culinarie, di lingua sarda e del «futuro dell’isola più bella del mondo». Un dialogo denso di riferimenti alla situazione attuale e ai temi cruciali del presente, in cui i due artisti raccontano un po’ di se stessi, delle aspirazioni e dei sogni infranti di più di una generazione, offrendo indirettamente una testimonianza sulla capacità, forgiata nei secoli, di resistere e lottare contro le avversità, tra humour e leggerezza.

Racconto basato su due amici di lungo corso

Una pièce ironica e surreale che descrive una giornata trascorsa sulla spiaggia da due amici di vecchia data, sul filo di una conversazione (in)interrotta in corso ormai da anni, se non da decenni, sui temi più svariati, dalle questioni esistenziali alle divagazioni filosofiche, dalle annotazioni di costume alle opinioni politiche, tra «ricordi balneari» e «gite campestri», riflessioni sul significato dell’identità e sull’importanza delle radici, sulle speranze e le occasioni perdute, a partire dallo storico Piano di Rinascita, e ancora sull’emigrazione, sull’arte culinaria e i sapori della tradizione, sulla lingua sarda e «sul futuro dell’isola più bella del mondo».

La bravura dei due artisti

Sotto i riflettori due artisti poliedrici, raffinati e eclettici musicisti che spaziano tra vari generi (dal jazz alla canzone d’autore il reggae, lo ska e il rocksteady). Accanto metriche coinvolgenti della musica. Entrambi coinvolti nel progetto dedicato agli “Scrittori da palco” ideato da Flavio Soriga. Alle prese con la mise en scène di un testo teatrale: “Gente di mare, Supereroi e altri attrezzi agricoli” nasce dal desiderio di realizzare uno spettacolo insieme, rivelano Renzo Cugis e Lele Pittoni, e dall’incontro con Tiziana Troja.

L’opinione di Cugis e Pittoni su Tiziana Troja

Costei è venuta a vedere un nostro primo spettacolo. Ci ha proposto di curare la regia per fare una rielaborazione di ciò che aveva visto. Ci ha letteralmente presi per mano come si fa con i bambini. Quel primo canovaccio si è così trasformato per assumere la forma rigorosa, se non proprio rigida, dato il talento istrionico dei due protagonisti, di una partitura, con un copione, una precisa sequenza di movimenti e azioni e…. strane “metamorfosi” e “apparizioni”. «Lavorare con Tiziana è stato entusiasmante» – affermano i due protagonisti .Salvo qualche lancio di bottiglia (di plastica) è sempre stato divertente e costruttivo».

L’opera per quadri

La opera teatrale è costruita come un racconto per quadri, dall’arrivo sulla spiaggia. Il consueto rituale per la creazione di un habitat confortevole. Le inevitabili discussioni praticamente su tutto, tanto più quando i punti di vista non coincidono, anzi per lo più divergono. A partire dalla valutazione della piacevolezza o meno della situazione, dalla capacità di apprezzare il paesaggio. Dalla presenza eventuale di estranei più o meno invadenti o rumorosi con cui condividere un angolo di paradiso.

C’è chi ama il mare chi la montagna

Sull’Isola nel centro del Mediterraneo, con chilometri e chilometri di coste, tra rive sabbiose e ripide scogliere. La frequentazione delle spiagge è un’usanza relativamente recente. La popolazione si divide tra gli amanti del mare e chi predilige la montagna. Chi aspira a sdraiarsi al sole e chi invece si diverte a inerpicarsi sulle rocce o a immergersi nella natura tra vigne e pascoli, o passeggiare tra i boschi e nella macchia mediterranea, per riscoprire lo spirito agreste.

Opera basata sul racconto di amicizia e incomprensioni di due persone molto diverse

“Gente di mare, Supereroi e altri attrezzi agricoli” di e con Renzo Cugis e Lele Pittoni è insieme la storia di un’amicizia. Con tutte le contraddizioni, le incomprensioni, i conti in sospeso. Le profonde affinità e l’istintiva simpatia che legano due personalità peraltro diversissime. Una strana e segreta chimica sovrintende alle emozioni .Seppure valga la regola che “nessuno è perfetto”. Spesso tra amici esiste un affiatamento e una complementarietà, una solidarietà e comprensione immediata che vanno oltre le parole. Per non dire dei ricordi di remote avventure e esperienze condivise, gli scherzi e le battute che allietano i momenti trascorsi in compagnia. I due artisti mettono in scena se stessi. Considerando le proprie stravaganze e idiosincrasie (evidentemente esagerate e sottolineate in chiave parodistica), lo stile goliardico e la familiarità data dalle lunghe chiacchierate. Tutto questo evocando le figure emblematiche del quotidiano, nella dimensione del quartiere, speculare a quella di un piccolo paese. Una comunità ristretta dove tutti si (ri)conoscono, tra imprese pantagrueliche e la comparsa di inediti “supereroi”. Tutti impegnati in una battaglia contro gli estremismi da nouvelle cuisine (e dintorni).

Il ritratto dell’Isola nell’attuale millennio

Sul palco la fotografia di una Sardegna del Terzo Millennio. Mille sfaccettature fra tradizione e modernità. Gli echi di una civiltà ancestrale testimoniata dalle strutture megalitiche e da monumenti e reperti di età prenuragica e nuragica. Miti e leggende, antichi saperi e misteriosi riti, si intrecciano alla realtà attuale, in tutta la sua complessità. Carenze strutturali e mancanza di lavoro, inquinamento e giochi di guerra che avvelenano l’aria, la terra e l’acqua e rendono difficile sopravvivere, tra rabbia e rassegnazione, in una sorta di paradiso perduto.

Un opera teatrale ricca di ironia con riflessioni sul tempo trascorso, attuale e futuro

Una pièce ricca di humour e leggerezza, tra dialoghi e monologhi, inframmezzati dalle note di una canzone. Tutto ciò riflettendo sul passato, il presente e il futuro di un’Isola madre e matrigna, ricca di fascino tra la bellezza dei paesaggi e il prezioso patrimonio archeologico una terra di fate e giganti, di donne sagge e indomiti guerrieri, ambita meta turistica ma gravata dei costi di una dis-continuità territoriale, e sulle prospettive per l’avvenire dei suoi abitanti, tra l’amarezza e il disincanto di più di una generazione e le speranze e i sogni dei più giovani, come di quei temerari che aspirano a cambiare le cose, e migliorare il mondo… anche attraverso l’arte e la forza catartica del teatro… e il ritmo travolgente e ammaliante della musica.

Il primo avvenimento successivo a San Gavino dopo lo spettacolo di Cugis e Pittoni

La Stagione de La Grande Prosa, Musica, Danza e Circo Contemporaneo a San Gavino Monreale prosegue con “Raccontami di domani” – venerdì 10 febbraio alle 21 – con drammaturgia e regia di César Brie. Una pièce intrigante incentrata sul vissuto di due donne, interpretate da Vera Della Pasqua e Rossella Guidotti. Costoro nell’intimità di una stanza da bagno si confidano, rievocano i momenti cruciali delle loro esistenze e riconoscono i segni del tempo, tra speranze e disincanto. «Il volto dell’amica ci guarda attraverso lo specchio» – scrive César Brie – «affinché il reale, rannicchiato ed invisibile ci si riveli come quelle verità che si possono confidare solo in segreto».

La rappresentazione di inizio marzo

Focus sulle “Donne Guerriere” – giovedì 2 marzo alle 21 – con Ginevra Di Marco e Gaia Nanni, sulle note di Francesco Magnelli (pianoforte e magnellophoni) e Andrea Salvadori (chitarre, tzouras e elettronica), per riscoprire figure come Rosa Parks, Nilde Jotti, Anna Magnani, Virginia Woolf, Rosa Balistreri e Caterina Bueno, accanto ad altre meno conosciute, impegnate quotidianamente in difesa dei diritti e della dignità, nel tentativo di migliorare il mondo

Lo spettacolo ispirato a un importante musicista sudamericano a San Gavino

La piecè concerne il grande compositore argentino “Astor / Un secolo di Tango” del Balletto di Roma. Coreografie di Valerio Longo e regia di Carlos Branca giovedì 9 marzo alle 21. Qui i danzatori esprimono il pathos e la nostalgia e le musiche di Astor Piazzolla e i brani originali di Luca Salvadori, eseguiti dal vivo da Mario Stefano Pietrodarchi (bandoneón e fisarmonica) compongono la suggestiva colonna sonora di un affascinante racconto per quadri.

L’opera rappresentata a San Gavino nella seconda metà di marzo

Due raffinate interpreti – giovedì 23 marzo alle 21 – per un itinerario nel “Novecento Italiano / Un secolo nuovo per la voce e per il pianoforte”: il soprano Paoletta Marrocu e la pianista Luisa Prayer sfogliano pagine di Francesco Paolo Tosti, Giuseppe Martucci, Ottorino Respighi, Alfredo Casella e Ildebrando Pizzetti, con un’antologia di arie, romanze e canzoni, tra musica e poesia e poi una storia d’amore e d’amicizia.

L’evento di inizio aprile

Domenica 2 aprile alle 21 “L’Uomo Ideale” di Toni Fornari, Andrea Maia, Vincenzo Sinopoli (che sostituisce “Tutto per Lola” di Roberta Skerl). Sotto i riflettori Simone Montedoro, Emanuela Fresi e Noemi Sferlazza insieme con Toni Fornari. Costui firma anche la regia della commedia brillante sul dilemma se sia meglio una visione romantica, concedendosi la possibilità di innamorarsi, o sia preferibile salvaguardare a ogni costo la propria libertà. Ma tra il dire e il fare c’è di mezzo proprio lui, ‘”l’uomo ideale”, e allora vincono le leggi del cuore…

Lo spettacolo di metà mese a San Gavino

Il genio di Antonio Vivaldi per “Le Quattro Stagioni” di COB / Compagnia Opus Ballet – sabato 15 aprile alle 21. Con coreografia di Aurelie Mounier, per una “immersione” nella natura e nel paesaggi cangianti evocati dalla musica, tra geometrie di corpi in movimento, prendono forma nel nostro pensiero, le piante, gli animali, il vento, i sassi

La prima opera portata in scena nella seconda metà di aprile

La vis comica di Francesca Reggiani – mercoledì 19 aprile alle 21 – con il suo nuovo spettacolo “Gatta Morta”, scritto con Valter Lupo e Gianluca Giugliarelli. L’eclettica attrice, in scena con Linda Brunetta, spazia tra attualità e costume, informazione e politica, mettendo l’accento su stereotipi e luoghi comuni, a partire da quello del titolo, che allude a un modello di femme fatale per cui non esiste un equivalente al maschile, e propone una galleria di personaggi, da Ilaria Capua a Concita De Gregorio, allo psichiatra Vittorino Andreoli, tra star del circo mediatico e seducenti ministri della provvidenza, tra fulminanti battute e folgoranti monologhi per «un diario di quotidiane follie».

La conclusione degli avvenimenti teatrali a San Gavino

Finale “shakespeariano” – domenica 23 aprile alle 21 – con “i Macbeth”, con traduzione e riduzione di Francesco Niccolini, nell’interpretazione di Enzo Vetrano, Stefano Randisi, Giovanni Moschella e Raffaella d’Avella: «Questo è un lavoro sull’ossessione» – si legge nelle note –. «E su stragi che si spiegano solo per ossessione, ieri e oggi: un trono, un’eredità, dei compagni di scuola, dei vicini troppo rumorosi, preghiere a un altro dio. Poco cambia, il risultato è sempre lo stesso: un massacro».

Il percorso nei nodi del pensiero umano sulle orme dell’opera shakespeariana

Una pièce per riflettere sulla crudeltà, sulle tracce del “Macbeth” (ma anche della cronaca): «in un luogo di cura, di espiazione, di catarsi… quattro assassini cercano di ricucire i frammenti di una memoria recente, per trovare un filo logico e un perché plausibile al crimine efferato che hanno compiuto», in un viaggio nei labirinti della mente, al di là del bene e del male.

I contributi dati alla stagione teatrale da alcune importanti organizzazioni

La Stagione 2022-2023 de La Grande Prosa, Musica, Danza e Circo Contemporaneo al Teatro Comunale di San Gavino Monreale è organizzata dal CeDAC/ Circuito Multidisciplinare dello Spettacolo dal Vivo in Sardegna, con il patrocinio e il sostegno del MiC / Ministero della Cultura, dell’Assessorato della Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport della Regione Autonoma della Sardegna, dell’Assessorato alla Cultura e Spettacolo del Comune di San Gavino Monreale e con il contributo della Fondazione di Sardegna e il supporto di Sardinia Ferries, che ospita sulle sue navi artisti e compagnie in viaggio per e dalla Sardegna.

About Giorgio Saitz

Appassionato di calcio a livello enciclopedico con la passione per l'economia e la giurisprudenza

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