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Pezzi Unici: “I Migliori danni della nostra vita” di e con Marco Travaglio


Sabato 28 e domenica 29 gennaio alle ore 20.30 al Teatro Massimo, Cagliari

Viaggio nella Storia recente del Belpaese con Marco Travaglio. Protagonista con “I Migliori danni della nostra vita”, il suo nuovo spettacolo (produzione SEIF – Società Editoriale Il Fatto) per un duplice appuntamento sabato 28 e domenica 29 gennaio sempre alle 20.30 al Teatro Massimo di Cagliari sotto le insegne di “Pezzi Unici”. Rassegna Trasversa nella Stagione 2022-2023 firmata CeDAC Sardegna. Il giornalista e scrittore, co-fondatore e direttore de Il Fatto Quotidiano, «racconta, nel consueto stile satirico, gli ultimi cinque anni di storia italiana». Una sintesi folgorante e ironica sull’influenza dei poteri forti della politica, della finanza e dell’informazione. Una narrazione appassionata e coinvolgente. Una ricostruzione puntuale dei fatti (e misfatti) e un’analisi delle conseguenze sul presente e sul futuro dell’Italia per una riflessione sul significato e sul valore della democrazia nel mondo contemporaneo.

Fatti e misfatti della politica

Un monologo incentrato sulla ricostruzione puntuale di fatti (e misfatti) della politica. Per un’analisi del presente e una riflessione sullo stato dell’arte della democrazia. Sulle aspettative tradite e le promesse disattese, con un accento particolare sul ruolo dei “poteri forti” nell’influenzare l’opinione pubblica. Un accurato, ma anche pungente e volutamente “tendenzioso” memorandum delle azioni e delle scelte, delle omissioni, degli intrighi di palazzo, degli inganni e dei tradimenti, delle dichiarazioni d’intenti e dei voltafaccia. Tutto da parte di una classe di governo forse troppo impegnata a salvaguardare privilegi, invece che preoccuparsi del “bene comune”.

Marco Travaglio

Sotto i riflettori Marco Travaglio, all’attivo una intensa carriera giornalistica, da Il Giornale e La Voce con la direzione di Indro Montanelli, firma illustre della stampa italiana, alle collaborazioni con varie testate come Sette, Il Giorno, L’Indipendente, Cuore, Il Borghese, L’Espresso, La Repubblica e L’Unità. Nonché autore di saggi come “Il manuale del perfetto impunito” (2000). “L’odore dei soldi” (con Elio Veltri, 2001). “Mani Pulite” (con Gianni Barbacetto e Peter Gomez, 2002). “La scomparsa dei fatti” (2006), “Mani Sporche” (con Gomez e Barbacetto, 2007). “Viva il Re!” (2013) e “È Stato la mafia” (2014). “Perché NO” (con Silvia Truzzi, 2016). “B. come basta!” (2018). “Padrini fondatori” (con Marco Lillo, 2018). “Bugiardi senza gloria” (2020), fino a “I Segreti del Conticidio” (2021) e “Mani Pulite – La vera storia” (con Barbacetto e Gomez, 2022). Accanto a “Indro il 900 – Racconti e immagini di una vita straordinaria” (2021), si cimenta con l’arduo compito di fare chiarezza sugli eventi dell’ultimo quinquennio. Un periodo complicato, caratterizzato da vari stravolgimenti negli equilibri della politica italiana e mondiale, e segnato dalla pandemia, che ha messo in risalto l’inadeguatezza del sistema nel far fronte alle crisi economiche come alle varie emergenze, non solo sanitarie, ma anche legate alle catastrofi naturali (e no).

La repubblica democratica che tradisce la Costituzione

Focus sulle fragilità di una repubblica “democratica” che tradisce quotidianamente la lettera e lo spirito della Costituzione. Dove regna una corruzione da basso impero, tra infiltrazioni mafiose e inquietanti “segreti di stato”. Tra sprechi di risorse, disastri ambientali provocati dallo sfruttamento sconsiderato delle risorse e dall’inquinamento come dall’incuria. Con al vertice una “casta” di intoccabili che comprende dinastie imprenditoriali e potenze finanziarie, oltre ai cosiddetti o meglio sedicenti rappresentanti del popolo, fin troppo attenti ai propri interessi personali, laddove la fondamentale immunità parlamentare rischia di diventare sinonimo di impunità.

“I Migliori danni della nostra vita” e la politica del malcostume

“I Migliori danni della nostra vita”, fin dal titolo che rimanda a una celebre canzone di Renato Zero, parafrasandola, è una sorta di reportage. Si fondono cronache politiche e di (mal)costume. Marco Travaglio spiega – si legge nella presentazione – «come i poteri marci della politica, della finanza e dell’informazione hanno ribaltato il voto degli italiani del 2018. Dal cambiamento alla restaurazione, dalla questione morale e sociale all’Ancien Régime e alla guerra infinita, rovesciando il governo Conte2 e consegnando l’Italia all’ammucchiata di Draghi. Il quale ha spianato la strada al ritorno delle vecchie destre riverniciate da nuove dietro il volto di Giorgia Meloni».

Sulle tracce de “I Segreti del Conticidio”

Sull’ipotesi di un “golpe” all’italiana, senza spargimento di sangue, ma con l’insediamento del «governo dei migliori» in vista della gestione dei 209 miliardi di euro del Recovery Fund – in un avvincente one-man-show il giornalista e scrittore, ironico e convincente affabulatore, offre una serie di interessanti spunti di riflessione sull’attualità. Tra raffinati giochi di potere, mandanti occulti e palesi, “misteri” svelati e scomode verità. Un affresco brillante e tutto da scoprire che alle sorti dei due governi di Giuseppe Conte fa seguire interessanti considerazioni sulle recenti derive politiche e sulle possibili strategie del nuovo governo guidato da Giorgia Meloni, nel difficile confronto con alleati e avversari dentro e fuori dall’Unione Europea. Un futuro ancora tutto da scrivere. In cui l’Italia si trova in una posizione di evidente debolezza. Con il suo ormai “storico” e mai superato divario tra Nord e Sud, i suoi mali endemici, come la criminalità organizzata e la disorganizzazione amministrativa, l’incapacità di far fronte a carenze strutturali nei più diversi settori, dalla manutenzione di strade e ferrovie, scuole e ospedali, alla gestione del sistema sanitario (pur con punte di eccellenza), alla tutela dell’ambiente e del patrimonio archeologico e artistico, al sostegno della ricerca scientifica come delle attività culturali.

Marco Travaglio torna sotto i riflettori

Travaglio in veste di “tribuno” e sostenitore dei diritti (oltre che dei doveri) dei cittadini, della trasparenza e della democrazia, dopo il successo di “Promemoria / Quindici anni di storia d’Italia” (2009), “Anestesia totale” con Isabella Ferrari (2011), “È Stato la Mafia” con Isabella Ferrari e Valentina Lodovini (2013), “Slurp – Lecchini, Cortigiani & Penne alla Bava. La stampa al servizio dei potenti che ci hanno rovinati” con Giorgia Salari (2015), “PERCHÉ NO – Tutte le bugie sul referenzum” con Giorgia Salari (2016), “Ball Fiction” (2019) e “Il Conticidio dei Migliori”. “I Migliori danni della nostra vita”, in tournée in Italia, sbarca in Sardegna con tutto l’umorismo sottile e l’arguzia, ma anche la lucida ferocia di un moderno pamphlet e la forza caustica e dirompente della satira, per far (sor)ridere e pensare.



About Sonia Mandras

Studentessa di Beni Culturali & Spettacolo, con la passione per il mondo dell'arte e gli argomenti di aspetto socio-culturale. Occasionalmente cantante e musicista. Spiccato senso critico, propensione creativa e mente umanista.

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