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Doppio dato positivo per le imprese sarde: l’isola e il nord Sardegna sono seconde in Italia per tasso di crescita.
Lo certifica l’analisi dell’ufficio statistica della Camera di commercio di Sassari, che evidenzia il momento positivo per il dinamismo imprenditoriale.
Per la Sardegna i dati mettono in luce un saldo positivo tra le iscrizioni di nuove imprese (8.151) e le cessazioni non d’ufficio (5.781), pari a +2.370 unità.
Questo genera un tasso di crescita del +1,38%, nettamente superiore alla media nazionale (+0,79%) che comunque resta in territorio positivo – elemento che pone l’Isola al secondo posto nella classifica generale, alle spalle del Lazio (+1,55%).
A livello camerale, il nord, relativo all’area della Camera di commercio di Sassari fa registrare un tasso di crescita di poco inferiore al 2%, performance che la pone al secondo posto nella classifica delle 105 Camere di commercio italiane.
Con particolare riferimento all’analisi settoriale, anche per il 2022, si conferma il buon periodo che sta attraversando il settore delle costruzioni (246 attività in più rispetto al 2021 a livello regionale e +190 nel Nord Sardegna) e per le attività direttamente collegate, in particolare per quelle immobiliari (+133 in Sardegna e +48 nel nord Sardegna).
La tendenza risulta positiva anche per le imprese che svolgono in Sardegna servizi professionali che crescono, nel corso del 2022, del +4,3%, in linea con il +4,1% fatto registrare nel territorio della Camera di Commercio di Sassari e per le attività di noleggio e servizi alle imprese (+3,2% regionale e +5% nel nord Sardegna).
Le note dolenti per le imprese
Le note dolenti riguardano, invece, le imprese che svolgono attività di vendita all’ingrosso e al dettaglio.
In Sardegna, infatti, solo nel 2022 mancano nei registri camerali oltre 700 imprese del commercio, di cui circa 300 delle quali localizzate nel territorio sassarese, per tradizione vocato al terziario e ai servizi.
Analizzando l’ultimo decennio la flessione risulta ancora più allarmante, con una riduzione di circa 4.700 attività a livello regionale e 1.900 nel nord Sardegna.
