Un chiaro e inequivocabile diniego della Confartigianato Sardegna a insetti e semafori
“Le proposte dell’UE ci allarmano e mettono in pericolo le tradizioni, le specificità e le peculiarità della Sardegna”. Queste sono le parole di Marco Rau (Delegato regionale Confartigianato Alimentazione Sardegna) in merito alla vicenda . Infatti riguardo a questa situazione è stato invocato da più parti l’interessamento del Governo e della Regione. Il settore dei prodotti DOP e IGP provenienti dalla Sardegna porta nelle casse del comparta una cifra pari a circa 482milioni di euro.
Alcune contrapposizioni in ambito alimentare dei prossimi mesi
La politica che si sta attuando mettendo le cavallette contro il pecorino sardo; la carne sintetica contro il prosciutto di casa nostra; i vermi contro la salsiccia di suino allevato allo stato brado; il vino con la situazione del nutriscore contro il Cannonau metteranno a dura prova gli addetti del settore agroalimentare italiano in generale e sardo in particolare. Tutto ciò potrebbe accadere in tempi brevissimi in seguito alle discussioni presenti in quest’ ambito in sede europea.
Sono questi alcuni degli “scontri alimentari” che potrebbero svilupparsi a breve a causa delle controverse indicazioni dell’Unione Europea sui prodotti alimentari.
I quattro aspetti approvati dall’Ue che preoccupano la Confartigianato imprese sarda
“Sono addirittura quattro i temi che si stanno considerando in sede Europea – afferma Marco Rau, Delegato regionale per l’Alimentazione di Confartigianato Imprese Sardegna –. Tra questi abbiamo: l’inserimento di insetti nei nostri piatti (sono già 4 i “novelfood” autorizzati: le larve del verme della farina, le cavallette, i grilli e le larve del verme della farina minore), la possibilità di trovare nelle nostre tavole cibo sintetico, l’uso nei prodotti che possiamo trovare tranquillamente negli scaffali della GDO di un semaforo che indica il bilanciamento della composizione di un prodotto attraverso una scala che inizia da A e termina in E chiamato nutriscore. Infine in merito ai prodotti contenenti alcool, incluso il vino, si sta vagliando la proposta di inserire nella bottiglia la scritta “Nuoce gravemente alla salute”.
La visione dell’Ue su questo argomento secondo l’esponente della Confartigianato
“Esiste molta inquietudine nel comparto alimentare artigiano della Sardegna in quanto i burocrati europei, anche nel caso che in esame, vedono la situazione di cui stiamo discutendo con gli occhi delle grandi multinazionali a danno delle produzioni locali – prosegue Rau-.
I possibili danni che queste decisioni possono creare
Queste nuove circostanze possono delineare nuove scioccanti situazioni che possono uccidere, o perlomeno creare parecchi danni, ai prodotti tipici del Made in Italy. Codesto insieme di fattori può mettere in serie difficoltà un comparto come quello agricolo già duramente provato da precedenti situazioni. Tutto questo in virtù del fatto che la Commissione Europea unicamente per andar dietro a logiche salutiste o green che dir si voglia vuole portare sui nostri scaffali o sulle nostre tavole prodotti che non solo vanno contro ai nostre abitudini ma anche non avendo la consapevolezza che queste scelte come si è già detto precedentemente possono dare notevoli disagi dal punto di vista economico all’intero settore.
Le ulteriori considerazioni del rappresentante del comparto sulla situazione in esame
“Di fronte a tutte queste componenti- continua Rau – è chiaro che abbiamo un serio timore che queste situazioni portino a una serie di svantaggino che danneggino enormemente un comparto molto importante della nostra economia di cui fanno parte prima di tutto alcune nostre eccellenze a partire dai prodotti tradizionali DOP, IGP e STG. A tutto questo è necessario dire che in questo contesto potrebbero sparire speriamo di no con il tempo tutta la conoscenza accumulate dagli addetti di questo comparto in decenni di storia.
Le contromisure della Confartigianato sarda e i dubbi di Rau
Proprio per questo ci opporremo in tutte le sedi opportune a questi alimenti “novelfood” sia che essi siano derivanti dagli insetti sia che essi derivino dal sintetico. Inoltre da esperto del comparto reputo che i novelfood non rispettino le basilari norme in tema di igiene e i controlli richiesti dall’Unione Europea”.
Le conclusioni di Delegato in merito alla questione
“Infine – conclude Rau – crediamo che codeste condizioni siano un vero e autentico attacco contro la biodiversità degli alimenti e delle peculiarità che il nostro Paese offre. Perciò domandiamo alla Regione Sardegna e il Governo Italiano di supportarci e che stiano dalla nostra parte in questo difficile momento affinchè venga protetto il Made in Italy”.
I numeri economici dei prodotti Dop in Sardegna
In base ai dati dell’Ufficio Studi di Confartigianato Imprese Sardegna, in base alle elaborazioni basate sull’ISMEA-Qualivita 2022 i prodotti DOP e IGP nell’Isola in termini monetari vi sino 41 prodotti certificati che portano nelle loro casse 482 milioni di euro per il 2021 (+17,8% rispetto al 2020), inserendo la Sardegna al 7° posto in Italia.
Quantità di imprese agroalimentari sarde e numero di dipendenti impiegati
Nell’Isola sono presenti circa 8mila aziende del comparto agricolo e delle bevande che danno lavoro a più di 20mila persone (l’85,8% di questi sono dipendenti presenti all’ interno di piccole e piccolissime realtà). Un comparto, quello agricolo in Sardegna ,dove vi sono 2.909 aziende artigiane (1.244 nel settore dell’alimentare, 28 nel comparto delle bevande, 1.637 nel campo della ristorazione) che impiegano circa 9.871 persone.