IL PERCORSO SONORO NELLE VIE DEL CENTRO STORICO GIUNTO QUEST’ANNO ALLA VENTICINQUESIMA EDIZIONE.
Sabato 11 febbraio, a Santu Lussurgiu, suoni e canti accompagneranno i visitatori lungo il percorso nelle strade del borgo. Anticiperà l’evento l’appuntamento fissato per venerdì 10 febbraio con “populos et cuncordos”. L’evento che prevede la presentazione alla comunità del coro “canta se gausas!” . Proveniente da Bigorre, nei Pirenei.
Una passeggiata accompagnata da musica e canti tradizionali: è “Cantigos in carrela”, la manifestazione organizzata dall’associazione culturale lussurgese “Aidos”. Ogni anno, generalmente una settimana prima del carnevale, allieta e accompagna i visitatori nelle vie di Santu Lussurgiu. Giunta alla venticinquesima edizione, sabato 11 febbraio, a partire dalle 15.30, “Cantigos in carrela” darà agli spettatori la possibilità di seguire il percorso sonoro. Così da essere a stretto contatto con gli esecutori. Il tutto in un’immersione nel canto tradizionale polivocale arricchita dalla visita a uno dei centri storici meglio conservati dell’Isola.
Ad allietare il pubblico saranno il Coro Canta se gausas! di Bigorre (Francia), il Coro di Nuoro, il Cuncordu Lussurzesu (Santu Lussurgiu), il Tenore Santu Padre (Bortigali), il Coro di Florinas, il Coro Renato Loria (Muros), il Coro Gabriel (Tempio), il Coro Tenores Antoni Milia (Orosei) e il gruppo folk Santa Maria della Mercede (Norbello). La serata sarà accompagnata da balli e dalla musica del fisarmonicista Matteo Scano.
Dalle 15, in piazza Mercato, è inoltre prevista la zippolata. Zippolata che sarà offerta dall’associazione Aidos.
«Quest’anno festeggiamo il venticinquennale di “Cantigos in carrela” – annuncia Giovanni Mura, presidente dell’associazione Aidos, a Santu Lussurgiu – ed è per noi un’edizione molto importante che conferma la longevità della manifestazione, da sempre molto partecipata dai lussurgesi e non solo. Numerose persone, associazioni, realtà e istituzioni contribuiscono con grande impegno e passione alla sua realizzazione, così come fanno coloro che abitano nei vicinati direttamente interessati dalla festa. A tutti loro va il nostro ringraziamento».
La manifestazione sarà anticipata da “Populos et Cuncordos”, la tradizionale presentazione del coro proveniente dall’estero alla comunità: venerdì 10 febbraio, alle 18.30, la chiesa di Santa Maria degli Angeli di Santu Lussurgiu ospiterà quindi il Coro Canta se gausas! proveniente dalla Francia, accompagnato dai cantori del Cuncordu Lussurzesu.
L’evento è organizzato dall’associazione culturale Aidos con il patrocinio della Regione Autonoma della Sardegna, del Comune di Santu Lussurgiu e della Fondazione di Sardegna.
GLI OSPITI
Coro Canta se gausas! (Francia): originario della regione di Bigorre, situata nei Pirenei guasconi, è custode delle polifonie ancestrali di tradizione orale delle montagne di Bigorre e Béarn. Il suo repertorio, considerato uno dei più ricchi di Francia, è composto da canti sacri e profani (lamenti dei pastori), eseguiti in lingua guascone, francese e latina.
Coro di Nuoro: primo dei cori nuoresi, nasce nel 1952. Inizia un’intensa attività che lo vede presente in occasione dei più prestigiosi appuntamenti di cultura e musica popolare in tutto il mondo. Dal 1963 è diretto da Gian Paolo Mele, primo “Maestro del Folklore” in Sardegna e “Padre del Folklore”. Sotto la sua guida, il coro ha divulgato e consolidato in tutta la Sardegna il canto di scuola nuorese. Nelle sue composizioni sono presenti le strutture armoniche e melodiche tradizionali sarde. Dal 2018 è diretto da Francesco Mele, figlio di Gian Paolo.
Cuncordu Lussurzesu (Santu Lussurgiu): formatosi nel 1984, il coro ha iniziato a esibirsi sporadicamente solo in ambito locale, intervenendo anche ad alcune funzioni della Settimana Santa. Ha iniziato l’attività concertistica nel 1995, esibendosi in numerose località sarde, della Penisola e fuori dai confini europei. Pur non partecipando più agli appuntamenti liturgici della Settimana Santa, il coro esegue tutto il repertorio sacro e profano della tradizione lussurgese.
Tenore Santu Padre (Bortigali): si forma nel 1999 dalla passione di quattro coetanei nati tutti nel 1983. Il gruppo prende il nome dal monte che sovrasta il paese di Bortigali. Ha partecipato a tante feste e sagre paesane sarde e ha presenziato alla festa dei migranti a Ostia nel 2019. Vanta un gemellaggio con la confraternita Sant’Antonio Abate di Spuncatu in Corsica.
Coro di Florinas: tra gli anni ’70 e ’80, un gruppo di amici spinti dalla forte passione per il canto corale si pose come obiettivo il recupero di numerosi brani del repertorio tradizionale sardo, in particolare quelli a carattere religioso che si eseguivano durante le celebrazioni della Settimana Santa. Questo gettò le basi per la nascita nel 1989 dell’associazione culturale Coro di Florinas, che attualmente vanta due incisioni, “Cantende” e “A Fiolinas”.
Coro Renato Loria (Muros): il coro è intitolato a don Renato Loria, parroco di Muros fino al 1980, che negli anni Settanta fondò un coro polifonico nel paese. Una tradizione rimasta intatta che ha confermato, con il coro Renato Loria ufficializzato nel 1994, le esperienze maturate in passato.
Coro Gabriel (Tempio): il coro Gavino Gabriel, nato intorno al 1950 come coro di Tempio, è dedicato allo scrittore, etnomusicologo e musicista tempiese Gavino Gabriel (1881-1978).
A lui si devono i primi studi sulla poesia orale gallurese. Il coro tempiese si propone come obiettivo la ricerca, lo studio e la valorizzazione della tradizione orale gallurese, profana e sacra.
Coro Tenores Antoni Milia (Orosei): il gruppo, tra i più autorevoli del panorama sardo, propone un repertorio costituito sia da canti sacri, a cuncordu, che da canti profani, detti appunto a tenore.
Gruppo folk Santa Maria della Mercede (Norbello): il gruppo di ballo composto da figure maschili e femminili porta in giro la tradizione della comunità di Norbello, piccolo centro nel cuore del Guilcer. Il costume tipico del paese viene fieramente indossato durante l’esecuzione dei balli tradizionali del luogo: su passu, su bikiri, sa danza, accompagnati dalla fisarmonica semidiatonica e spesso anche dal coro Su Cuntzertu Norghiddesu Santu Juanni.