Muravera ospita la 49/a sagra degli agrumi. Si svolgerà il 23 aprile. Il programma è folto. Ci saranno sfilate di gruppi folk, maschere identitarie, danze e canti popolari, mostre, spettacoli. Ma non solo, scene di vita contadina nei cortili e nelle etnotraccas, i carri antichi. Questa l’occasione giusta per valorizzare arance di varie tipologie.
Muravera, San Vito, Villaputzu, Castiadas, unite da prodotti di elevata qualità, ricchi di proprietà organolettiche, che maturano in un ambiente ideale, la piana della foce del fiume Flumendosa. Un luogo protetto dal massiccio dei Sette Fratelli. “I terreni fertili ricchi di sostanze nutritive, di sali minerali e il clima mite, conferiscono agli agrumi del Sarrabus un sapore e dolcezza unici” dice Andrea Simbula, segretario della Pro Loco di Muravera che organizza la sagra in collaborazione il Comune. Le tecniche agricole, come potatura e raccolta fatte a mano, assicurano una cura fine di ogni pianta.
Gli agrumi. “Un prodotto altamente competitivo che stenta però a conquistare i mercati oltre Tirreno – afferma Michele Secci, consigliere comunale con delega all’Agricoltura – E sono in tanti ad abbandonare i campi. Per questo stiamo mettendo in campo una serie di iniziative per tutelare e promuovere questo tesoro, rappresentato anche da quattro sculture realizzate a Muravera e Costa Rei da Giuseppe Carta”.
Per le arance di Muravera, già certificate Pat – prodotti agroalimentari tradizionali – si punta a nuove certificazioni di qualità.
Il Comune aderirà al parco del Flumendosa, che si sta costitutendo. E che coinvolge quasi tutti i comuni del Sarrabus e del Gerrei. La recente istituzione della commissione per l’agricoltura permette il dialogo tra diverse figure quali esperti, imprenditori agricoli e istituzioni. Ma non solo. “Stiamo allestendo un parco degli agrumi da frutto e ornamentali – annuncia Secci – sarà possibile scoprire antiche cultivar o varietà rare ed esotiche. Sarà creato anche un museo didattico”. In occasione della sagra, pronti pacchetti turistici, sfruttando il ponte del 25 aprile, per far conoscere le peculiarità del territorio anche in primavera e la bontà dei prodotti.