La Repubblica riconosce il 10 febbraio quale “Giorno del ricordo“ al fine di conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra.
Il progetto #UnaPoesiaperilRicordo
Il Coordinamento Nazionale Docenti della disciplina dei Diritti Umani propone anche quest’anno di realizzare il progetto #UnaPoesiaperilRicordo finalizzato a rielaborare l’orrore attraverso la catarsi del verso e celebrare degnamente i nostri tanti connazionali, barbaramente assassinati, condannati alle foibe, al confine orientale durante la fine della Seconda guerra mondiale.
Il progetto nel pubblicare un audio di poesie/brani letterari letti e selezionati dagli studenti perché esprimano il dolore individuale e collettivo come contributo intergenerazionale di solidarietà.
Il Giorno del ricordo
In quegli anni vengono commesse atrocità inenarrabili e crimini di guerra contro cittadini, bambini, anziani e donne inermi, colpevoli solo di essere italiani, a prescindere da qualsiasi ideologia.
I sopravvissuti diventarono profughi non sempre benvoluti nella loro stessa patria.
Il clima non è dei migliori e l’integrazione difficile da realizzarsi nei centri urbani individuati per l’accoglienza.
I nuovi arrivati spesso sono discriminati e colpevolizzati per un presunto orientamento politico al quale spesso sono estranei.
È fondamentale il recupero della memoria storica di avvenimenti così significativi e drammatici per il nostro Paese.
Informare le giovani generazioni sul Giorno del ricordo
Informare le giovani generazioni sul proprio passato, costruisce l’acquisizione della consapevolezza dell’importanza di valori universali come la pace, la tolleranza e la giustizia.
La civiltà si costruisce attraverso la cultura e la difesa della legalità, di cui noi siamo promotori anche attraverso tanti progetti scolastici, iniziative, articoli, istanze.
Per non dimenticare
Facciamo appello specialmente agli educatori e alle famiglie, perché favoriscano nelle nuove generazioni la consapevolezza di questo orrore, di questa pagina nera della storia.
Essa non va dimenticata affinché si possa costruire un futuro dove la dignità umana non sia più calpestata.
“Per troppo tempo le sofferenze patite dagli italiani giuliano-dalmati con la tragedia delle foibe e dell’esodo hanno costituito una pagina strappata nel libro della nostra storia.” (Sergio Mattarella)