La Commissione Europea ha dato il via libera all’utilizzo di insetti come tarme della farina essiccate, locusta migratoria e farina di grillo nella produzione di alimenti, in risposta alla diminuzione delle rese agro-alimentari e alla crescita della domanda di cibo.
Questa problematica verrà affrontata durante l’evento “L’evoluzione dell’agroalimentare italiano ed europeo tra sostenibilità e benessere“, organizzato a Roma da GEA ed Eunews, all’interno del panel “New food: insetti e carni sintetiche, la nuova frontiera della sicurezza alimentare”.
L’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (Ocse) ha già messo in luce la sfida che l’agricoltura, l’alimentazione e la pesca dovranno affrontare a causa della crescita della popolazione mondiale, che è arrivata a 7,5 miliardi di persone, e del cambiamento climatico che influisce sull’offerta di cibo.
Le temperature medie globali stabiliscono nuovi record quasi ogni anno e la pioggia è diventata meno affidabile, mentre gli eventi meteorologici estremi sono diventati più comuni.
Ciò influisce sulla produttività della pesca e sulla distribuzione degli stock ittici, rendendo meno sicuri i prelievi futuri.
Inoltre, la produzione agricola dipende dalla qualità del suolo e dell’acqua, dalle condizioni meteorologiche e dalla stagione per la crescita delle colture e dei raccolti.
Nuove risorse e crescita dei novel food
Tuttavia, l’agricoltura tradizionale è sempre più sotto stress e il rischio di aggravare il problema della fame nel mondo è reale.
Esplorare nuove risorse, come gli insetti, diventa quindi una via quasi obbligata per garantire la sostenibilità e il benessere alimentare nel futuro.
L’uso di insetti nella produzione di alimenti è già una realtà in alcuni Paesi, come in Asia, dove sono considerati un’importante fonte di proteine e sono apprezzati per il loro sapore.
Tuttavia, in Europa, l’idea di mangiare insetti può ancora essere considerata tabù.
L’evento a Roma mira quindi ad approfondire il tema e a far conoscere al pubblico i benefici dell’utilizzo di insetti nella crescita della produzione alimentare.
In questo modo, si spera di promuovere un approccio più sostenibile e consapevole verso l’alimentazione e di incoraggiare una maggiore apertura mentale nei confronti di nuove fonti di proteine.