Il rumore prodotto dall’estrazione mineraria dei fondali delle miniere sottomarine disturba le balene. E’ quanto emerge da uno studio finanziato da Umweltstiftung Greenpeace, fondazione tedesca dell’organizzazione ambientalista. Secondo lo studio, l’attività estrattiva potrebbe produrre un rumore su una vasta gamma di frequenze che potrebbero viaggiare per centinaia di chilometri, interferendo con la capacità dei mammiferi marini di orientarsi utilizzando l’ecolocalizzazione e interrompendo i messaggi che inviano attraverso il loro canti.
Il canto delle balene e i rumori dell’uomo
Biologi ed etologi hanno da tempo sollevato il problema di come il notevole incremento del traffico marittimo e il conseguente aumento dell’ intensità dei suoni prodotti in mare possa influire sulla comunicazione tra le balene, ipotesi confermata da uno studio realizzato dal Fondo internazionale per la protezione degli animali WDC (Whale and Dolphin Conservation Society) che ha rilevato come il rumore generato dalle navi, soprattutto i suoni prodotti dai sonar, porti i grandi mammiferi marini ad aumentare l’ampiezza delle loro vocalizzazioni o addirittura a diminuire del 90% la distanza per poter comunicare tra loro. In molti casi inoltre l’inquinamento acustico prodotto dall’uomo provocherebbe sordità nelle balene che diventano così incapaci di produrre i loro canti.
Proprio per conservare Il canto delle balene e rendere tutti consapevoli di cosa succeda sotto il mare, Google in collaborazione con la Noaa (National Oceanic and Atmospheric Administration) degli Stati Uniti, grazie al programma AI for Social Good che sfrutta l’intelligenza artificiale, ha prodotto 170 mila ore di registrazioni, circa 19 anni.
Il risultato è il sito Radio pattern: Whale Songs su cui si possono ascoltare più di 8 mila ore di canti delle balene. Ingrandendo i singoli suoni su uno spettogramma grafico è semplice comprendere l’inizio, la fine e le ripetizioni di ogni singolo canto, scoprendo le strutture melodiche come si trattasse di vere composizioni musicali. Immergendosi nei suoni di Radio Pattern chiunque, non solo gli scienziati può così prendere parte a questo affascinante viaggio di esplorazione sonoro del mare.