Il Cada Die presenta ufficialmente Cielo Nero, il ricordo dell’80° anniversario dei bombardamenti su Cagliari
Sono trascorsi ottant’anni. Seconda guerra mondiale, 17 febbraio 1943: Cagliari subisce il primo pesante attacco aereo – ne seguiranno altri, devastanti – da parte delle forze angloamericane. Dopo quei bombardamenti la città appare spettrale, semidistrutta, una città morta. Il ricordo di quei giorni, Cada Die Teatro ha pensato di rievocarlo con CIELO NERO, di Francesco Niccolini e Pierpaolo Piludu. Un evento che sarà presentato domani, alle 19, alla Vetreria di Pirri, e non nella Cripta di Santa Restituta, a Cagliari, come inizialmente previsto. I posti sono limitati, è necessaria la prenotazione (tel. 328 2553721/ 070 5688072; biglietteria@cadadieteatro.com).
CIELO NERO ripercorre la vita di Efisio e Antioco, due gemelli di Stampace che vissero durante il fascismo. Protagonisti di una storia più grande di loro, sono testimoni della follia della guerra e della distruzione della città di Cagliari. “Efisio e Antioco Mereu sono gemelli, due gemelli che più gemelli di così non si può. Eppure sono diversissimi: il primo è indifferente al fascismo che si avvicina, il secondo è anarchico e antifascista nell’animo e quando scoppia la guerra viene spedito sul fronte peggiore, la Russia. Efisio, invece, finisce in Marina, al sicuro, sul lungomare di Cagliari. Fino al ’43, quando i bombardieri americani riducono in polvere buona parte della città”.
“Cielo nero” è frutto di una ricerca portata avanti dal 2005 da Pierpaolo Piludu e dal Cada Die Teatro, in collaborazione con l’Università di Cagliari, l’Istituto Superiore Regionale Etnografico della Sardegna e con il sostegno della Fondazione di Sardegna, sui bombardamenti su Cagliari del 1943. Da questo paziente lavoro sono nati un video-archivio con i racconti di oltre 130 testimoni, un documentario prodotto dalla sede regionale della RAI, “Quando scappavamo col cappotto sul pigiama”, uno spettacolo teatrale, “Cagliari 1943.
La guerra dentro casa”, con venti allievi della scuola di Arti Sceniche de La Vetreria, che ogni anno, nei giorni degli anniversari dei bombardamenti, viene portato in scena, e un libro (edito da Aipsa), che proprio in questo anno dell’ottantesimo verrà ristampato.