Parliamo dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza con Vincenzo D’Amico, portavoce del movimento educativo di Palermo e Presidente del Consultorio MIF
La Convenzione sui diritti dell’infanzia è lo strumento normativo e internazionale più importante per la promozione e tutela dei diritti dell’infanzia. Essa è stata approvata dall’Organizzazione delle Nazioni Unite nel 1989 ed è entrata in vigore in Italia nel ’90. La convenzione obbliga gli stati a uniformare le norme del diritto interno a quelle della convenzione. Essa può essere riassunta attraverso la promozione del diritto di non discriminazione, diritto di superiore interesse del minore di età, diritto alla vita e allo sviluppo del bambino, diritto all’ascolto.
Un elemento fondamentale per la promozione e la tutela dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza è la partecipazione democratica dei bambini e dei ragazzi. Tale diritto è realizzato e messo in pratica nelle scuole e nei centri di aggregazione giovanili. Essa si rifà al diritto del bambino di essere ascoltato e di partecipare alle decisioni che lo concernono.
Per quanto concerne l’inclusione dei bambini e dei ragazzi migranti la convenzione stabilisce: protezione per ridurre il grado di vulnerabilità del minore; la qualità dell’accoglienza attraverso strutture e modalità consone all’accoglienza di minori; la presa in carico integrata, cioè garantire che i soggetti e i mandati previsti dalla legislazione agiscano in modo efficace e sinergico per garantire l’accoglienza secondo le normative internazionali; la tutela volontaria dove il sistema assicura la presenza di un tutore indipendente; la partecipazione attiva del minorenne nel definire e realizzare il progetto educativo; mediazione linguistica e culturale qualificata, in tutte le fasi dei processi di accoglienza; la centralità del minorenne secondo i suoi bisogni e richieste; istruzione e formazione, ossia garantire opportunità di accesso a istruzione e formazione anche non formale; la salute e il benessere; la transizione alla vita adulta con accompagnamento all’autonomia.
Tutti i Podcast hanno scopo di inclusione sociale.