Risparmio: in Italia 46 milioni di buoni fruttiferi postali per 334,8 miliardi di euro
In Italia si contano ad oggi circa 46 milioni di Buoni fruttiferi postali ancora in essere per un controvalore di 334,8 miliardi di euro. Una forma di investimento che attira ancora un numero enorme di italiani, perché considerata sicura e affidabile, garantita da un ente solido come Poste Italiane. Le regioni del Mezzogiorno sono quelle più affezionate ai buoni fruttiferi: basti pensare che il Molise conta oltre 778mila buoni fruttiferi postali in essere, in media 2 buoni per ogni abitante. La Campania registra 12 milioni tra libretti di risparmio e buoni fruttiferi attivi, con Avellino che segna addirittura 3,26 buoni pro-capite. In Lombardia, la regione più popolosa d’Italia, i buoni fruttiferi attivi si fermano a quota 5,7 milioni. Di rilievo anche il dato della Sardegna con un totale regionale che supera le 850.000 sottoscrizioni con il primato detenuto dal Sud Sardegna (251.807 unità), seguito dalla provincia di Sassari (180.580), dalla città metropolitana di Cagliari (171.556) e dalla provincia di Oristano (153.107). A chiudere la classifica la provincia di Nuoro con 95.001 Buoni fruttiferi attivi.
L’evento “Buoni per davvero?”
Adiconsum Sardegna, proprio in tema di buoni fruttiferi postali e risparmio tradito, chiama a raccolta i piccoli investitori di tutta Italia attraverso un evento online dal titolo “BUONI PER DAVVERO?”. Evento organizzato per il 27 febbraio con inizio alle ore 16:30. Istituzioni, politici, giornalisti ed esperti di finanza e della tutela del consumatore si confronteranno e daranno informazioni agli utenti su come difendersi dalle criticità di tali strumenti finanziari.
Buoni fruttiferi caduti in prescrizione
Oggi circa 347mila Buoni fruttiferi collocati da Poste Italiane, per un ammontare complessivo di 404 milioni di euro, sono caduti in prescrizione, rischiando di far perdere tutti i risparmi a oltre 30mila sottoscrittori. Si tratta di Buoni che sono stati dichiarati prescritti da Poste Italiane, pregiudicando il diritto dei risparmiatori a ottenere non solo i rendimenti promessi ma anche la restituzione del capitale investito”. Proprio su tale vicenda Poste Italiane, a seguito di esposto di Adiconsum Sardegna, è stata sanzionata dall’Antitrust con una multa da 1,4 milioni di euro.
Le criticità dei buoni fruttiferi
Ma le criticità dei Buoni Fruttiferi Postali sono molteplici, e riguardano anche i problemi dei buoni della serie “Q/P”. L’applicazione della ritenuta d’imposta che la Poste addebitava anno per anno. Per legge doveva invece essere applicata solo alla data in cui i buoni venivano rimborsati. Prassi questa che ha determinato un danno economico ingente ai risparmiatori, attraverso una riduzione dell’importo da liquidare agli investitori. Esempio: buono ordinario dell’importo di Lire 5.000.000 emesso a maggio del 1992 e liquidato a gennaio 2023, Poste riconosce al risparmiatore l’importo di 28.441 euro, anziché quello di 33.352 euro che si sarebbe determinato con la corretta applicazione della ritenuta d’imposta. Una perdita netta per il risparmiatore di ben 4.911 euro.
Il seminario di Adiconsum Sardegna
Tali temi saranno al centro di un seminario online organizzato da Adiconsum Sardegna. All’evento potranno partecipare tutti i cittadini interessati. Vedrà la presenza di rappresentanti del Ministero dell’Economia, della Commissione Finanze della Camera, politici, giornalisti, avvocati ed esperti del settore, che forniranno risposte ai risparmiatori su come difendersi dai buoni fruttiferi, difendere i propri risparmi e far valere i propri diritti e cercheranno di dare risposta a una domanda.
Poste merita ancora la fiducia che i risparmiatori italiani hanno riposto in lei?
Su questi spunti, il 27 febbraio 2023 a partire dalle ore 16.30, sulla propria pagina Facebook, ADICONSUM Sardegna ospiterà il dibattito.
La diretta sarà aperta a tutti su www.facebook.com/AdiconsumSardegna