La pièce teatrale “La buona educazione” invita lo spettatore a riflettere sull’importanza dell’eredità di saperi e valori del patrimonio immateriale dell’umanità.
L’opera, ideata, scritta e diretta da Mariano Dammacco e interpretata da Serena Balivo, messa in scena venerdì 24 febbraio alle 20.30 al Teatro TsE di Is Mirrionis a Cagliari per “Il Terzo Occhio”.
Poi sabato 25 febbraio alle 20.30 al Teatro Bocheteatro di Nuoro sotto le insegne della Stagione 2022-2023 de La Grande Prosa organizzata dal CeDAC.
La trama della pièce a teatro “La buona educazione”
La trama parla delle vicende di una donna che, in seguito circostanze imprevedibili, si dovrà prendere cura di un giovane, ultimo erede della sua stirpe.
Questa situazione la porta a interrogarsi sul significato dell’eredità trasmessa di generazione in generazione e sulla responsabilità di progettare il futuro e forgiare la personalità di un individuo diverso da sé.
La domanda principale alla quale cerca di dare una risposta è:
quali sono i valori, i contenuti, le idee che oggi vengono trasmesse da un essere umano all’altro?
A cosa servono questi contenuti, questi valori, queste idee?
A cosa ci preparano?
Un ritratto al femminile
“La buona educazione” è un intenso ritratto al femminile, che invita lo spettatore a riflettere sulla responsabilità che ogni individuo ha nell’educare le future generazioni e sulla necessità di trasmettere valori e conoscenze per il miglioramento dell’umanità.
La pièce, vincitrice dell’Italian And American Playwrights Project 2020/22, utilizza uno spazio scenico suggestivo disegnato da Stella Monesi e dallo stesso Dammacco come un “teatro della mente”, in cui si mescolano fantasmi del passato e echi del presente.
Grazie alla bravura degli artisti lo spettacolo promette di essere coinvolgente ed emozionante, capace di farci riflettere sulla nostra esistenza e sulle nostre scelte.