Quantità e tipologie delle malattie che possono affliggere l’organo della vista
Le patologie rare riguardano anche l’occhio: più di 900 in questo momento sono quelle riconosciute. Secondo l’Ern-Eye che è l’organizzazione in sede europea per quanto riguarda le malattie rare degli occhi , le patologie fuori dall’ordinario che concernono gli occhi possono essere riunite in tre tipologie fondamentali: le malattie che riguardano la parte anteriore dell’occhio, o la retina, oppure quelle che danneggiano il nervo ottico e la zona posteriore dell’occhio.
La malattia maggiormente nota in questo ambito
La patologia più conosciuta è il cheratocono. In questa malattie l’individuo ha la cornea assottigliata a un uno o tutti e due gli occhi, infatti per ovviare a questa situazione le persone colpite da questa patologia alfine di avere una migliore visuale devono usare lenti a contatto di tipo rigido e non solo .
Le affermazioni di un notissimo esperto in materia
“E’ fondamentale per i pazienti affetti da questo tipo di malattie avere una diagnosi il più possibile precoce mettendo anche in campo azioni di prevenzione – chiarisce Giorgio Righetti, direttore dell’Istituto Zaccagnini. Questa è una scuola per ottici e optometristi con sedi principali a Bologna e Milano – Per avere risultati importanti è necessaria uno sguardo a tutto campo che ponga in comunicazione i diversi professionisti appartenenti a questo ambito per mantenere l’organo deputato alla vista sotto controllo, mettendo quindi in primo piano l’occhio e la vista, quindi la funzione dell’apparato visivo”.
Il nuovo ottico
In seguito all’introduzione di regole sempre più al passo con i tempi in codesto ambito -continua l’esperto – questo importante operatore qualificato annovera tra le sue qualità professionali la comunicazione al medico di possibili atipicità che necessitino di ulteriori analisi . L’ottico avrà la possibilità in questo modo – in una forma più incisiva rispetto a ciò che succedeva in passato – di essere la primo baluardo per quanto riguarda il controllo, in quanto e la figura più diffusa e a cui si può accedere più facilmente”.