Una ricerca continua tra arte e architettura nella sua interazione con le arti visive sviluppa la programmazione 2023 del museo MAN di Nuoro.
Dopo un 2022 dedicato al rapporto tra arte e attualità, nel 2023 è l’architettura, nella sua interazione con le arti visive, a diventare protagonista dei numerosi appuntamenti al MAN di Nuoro, in linea con la 18esima Mostra Internazionale di Architettura di Venezia. Senza dimenticare il territorio e il legame con gli artisti del passato.
Il MAN è un’istituzione pubblica permanente, unica nel suo genere in Sardegna, votata allo studio, la conservazione e la promozione dell’arte moderna e contemporanea. Il museo persegue i propri obiettivi culturali attraverso molteplici attività, svolte sia all’interno della sede museale, sia sul territorio: realizzazione di progetti espositivi dedicati ai linguaggi visivi contemporanei e alla storia dell’arte dal XIX al XXI secolo, valorizzazione del patrimonio custodito (la collezione d’arte sarda dal Novecento a oggi), sviluppo di programmi di formazione, mediazione e didattica per tutti i livelli di pubblico. È l’idea di “museo aperto” che si afferma, un laboratorio permanente di indagine artistica e sperimentazione, uno spazio di produzione e comunicazione dove fare convivere memoria e innovazione, ricerca e divulgazione, pensiero globale e azione locale.
La riflessione della direttrice Chiara Gatti
Come dichiara la direttrice Chiara Gatti: “Il primo appuntamento è dedicato alla Scalinata Potëmkin di Odessa, per cui non posso che ringraziare gli Archivi Storici di Odessa e l’Università di Leopoli che, nonostante la situazione drammatica in Ucraina, sono riusciti a mandarci moltissimi materiali”, ci spiega la direttrice del MAN Chiara Gatti.
E prosegue: “Per l’estate, rispettando l’interesse del museo per i maestri delle avanguardie storiche (l’ultima mostra della scorsa programmazione era dedicata a Picasso), stiamo preparando una rassegna sulla meno nota attività scultorea di Henri Matisse, in un percorso verso l’astrazione che indaga il rapporto tra scultura e spazio. Sempre in estate inaugurerà una mostra dedicata al sodalizio tra Maria Lai e Jorge Eielson, con opere realizzate a quattro mani dai due artisti: se non sbaglio, è la prima volta che viene dedicata un’esposizione al loro rapporto. Infine chiudiamo l’anno con un progetto tra arte, architettura e museografia frutto della sintonia tra Patrick Tuttofuoco, Pininfarina Architecture e Maddalena d’Alfonso”.
Incontri e collaborazioni
Il MAN di Nuoro ha previsto anche un articolato programma di residenze, workshop e incontri educativi. Come racconta Chiara Gatti, “il museo ha attivato delle partnership con le facoltà di architettura delle Università di Cagliari e di Alghero, in particolare per quanto riguarda un workshop che avvieremo ad aprile. Nello stesso mese sarà attivato anche uno ‘scambio di residenze’ tra il MAN e la Fondazione Monte Verità di Ascona: ospiteremo in Sardegna, sul Monte Ortobene, tre artisti svizzeri, mentre altrettanti artisti sardi potranno soggiornare e lavorare sulla cosiddetta ‘collina dell’utopia’ svizzera. Ci piace l’idea della collaborazione tra un’isola fisica, la Sardegna, e un’isola metaforica e autarchica, il Monte Verità: vorremmo creare, in entrambi i casi, una situazione di autosufficienza, una sorta di hortus conclusus in cui gli artisti possano operare all’insegna di una vicendevole contaminazione di esperienze creative”.