Il 4 marzo ricorre la Giornata mondiale dellobesita istituita nel 2015 dalla World obesity federation.

Obesità: Giornata contro obesità: solo 31% bimbi mangia verdura

Il 4 marzo ricorre la Giornata mondiale dell’obesità, istituità nel 2015 dalla World obesity federation.

  Il 4 marzo si è svolta la Giornata mondiale dell’obesità 2022 con lo slogan «Everybody Needs to Act». L’obiettivo dell’edizione 2022 era puntare l’attenzione sulla necessità di agire in modo comune e collettivo contro l’obesità, uno dei maggiori problemi di salute pubblica. Nel mondo, si stima che circa 800 milioni di persone vivano in questa condizione riconosciuta come patologia e altri milioni sono a rischio di svilupparla. È ormai acquisito come le radici dell’obesità siano profonde e, nello scenario attuale, l’unica via perseguibile per ottenere progressi è quella data dall’impegno congiunto e dalla collaborazione di tutti i settori e le forze sociali.

I principali messaggi chiave della Giornata mondiale dell’obesità 2022 sono: «L’obesità è un problema globale; una questione che può essere affrontata solo attraverso il lavoro congiunto di tutte le parti; sociali; qualcosa di cui nessuno dovrebbe soffrire da solo e sentirsi vittima di stigma.

Le edizioni precedenti miravano soprattutto a mobilitare quante più persone in tutte le Regioni del mondo per identificare e portare all’attenzione le cause profonde dell’obesità, aumentare la conoscenza su questa condizione di salute e mettere in risalto le voci, le esperienze e le storie delle persone che ne soffrono. Il messaggio dello scorso anno “Ogni corpo ha bisogno di tutti” voleva essere propedeutico a quello scelto per l’edizione 2022 (“Tutti devono agire”) volto a costruire concretamente la base della consapevolezza diffusa e trasformarla in un’azione globale efficace per affrontare il problema dell’obesità.

La diffusione dell’obesità nella popolazione

I dati riferiti dagli intervistati PASSI (18-69enni) e PASSI d’Argento (ultra 65enni) relativi a peso e altezza portano a stimare l’Indice di Massa Corporea (IMC) e definire persona obesa chi ha IMC ≥ 30.

Dai dati 2017-2020 dei sistemi di sorveglianza PASSI e PASSI d’Argento, emerge che l’obesità riguarda l’11% dei 18-69enni e il 14% degli ultra 65enni, e che il profilo di salute e la qualità della vita delle persone in condizione di obesità sono più compromessi rispetto al resto della popolazione che non ne soffre.

I dati riferiti dagli intervistati PASSI (18-69enni) e PASSI d’Argento (ultra 65enni) relativi a peso e altezza portano a stimare l’Indice di Massa Corporea (IMC) e definire persona obesa chi ha IMC ≥ 30.

Dai dati 2017-2020 dei sistemi di sorveglianza PASSI e PASSI d’Argento, emerge che l’obesità riguarda l’11% dei 18-69enni e il 14% degli ultra 65enni, e che il profilo di salute e la qualità della vita delle persone in condizione di obesità sono più compromessi rispetto al resto della popolazione che non ne soffre.

L’obesità tra gli adulti di 18-69 anni

Tra gli adulti invece di 18-69 anni, l’obesità: cresce con l’età (passa dal 5% dei 18-34enni al 15% dei 50-69enni); è più frequente fra gli uomini rispetto alle donne (12% vs 10%); è più frequente fra le persone con difficoltà economiche (17% in chi ne riferisce molte vs 8% di chi non ha) e quelle con un basso livello di istruzione (24% di chi non ha nessun titolo di studio o al più la licenza elementare vs 6% tra i laureati); è più frequente nelle Regioni meridionali (12% vs 9% del Centro e il 10% del Nord); aumenta nel tempo ovunque nel Paese, ad eccezione delle regioni centrali.

Solo 7 su 10 adulti obesi hanno ricevuto il consiglio da un medico/operatore sanitario di perdere peso e solo 5 su 10 di praticare attività fisica.

Tra gli ultra 65enni, la quota di persone obese: diminuisce con l’avanzare dell’età (passa dal 15% nella classe 65-74 anni al 12% negli ultra 85enni); cresce tra chi dichiara di avere molte difficoltà economiche (20% vs 12% tra non ne ha) e tra chi ha un basso livello di istruzione (17% tra chi al più ha la licenza elementare vs il 12% tra chi ha la laurea); è significativamente più elevata tra le persone che vivono nelle Regioni del Sud d’Italia e nelle Isole (16% vs 12% nel Nord e Centro Italia).

La persona media sovrappeso o obese in Italia?

Il profilo di salute e la qualità della vita sono più compromessi rispetto al resto della popolazione.

Tra i 18-69enni in eccesso ponderale, il 31% è iperteso (vs 11% tra i normo e sottopeso), l’8% riferisce una diagnosi di diabete (vs 2% tra i normo e sottopeso), l’8% di malattie respiratorie (vs 6% tra i normo e sottopeso) e il 3% di malattie cardiovascolari (vs 1% tra i normo e sottopeso).

Le persone ultra 65enni obese soffrono maggiormente di patologie croniche: il 34% ha 2 o più patologie croniche (sono il 21% tra chi è normo e sottopeso).

In Sardegna il 40% dei sardi ha problemi di sovrappeso (30%) e di obesità (10%), leggermente inferiore rispetto alla media nazionale (46%).


About Samuel Pes

Appassionato di storia e di geopolitica, di lettura e di cinema. Il più grande desiderio? Diventare giornalista freelance.

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