Sarà diffuso il video del flash-mob realizzato dalle studentesse del CPIA, Il Centro Provinciale Istruzione per dire no alla violenza
Una iniziativa che nasce all’interno del progetto “Non CPIA -ce la violenza”, patrocinato dal Comune di Cagliari che segue con grande attenzione il tema della violenza di genere. Il calendario diffuso di iniziative “Feminas – Cagliari contro la violenza” ha raccolto parecchie iniziative di sensibilizzazione sul tema e particolarmente attive sono state, nel dargli risalto, sia l’Assessora alle Pari Opportunità, Marina Adamo che la Presidente della Commissione Pari Opporunità, Stefania Loi.
E il ballo delle studentesse di ogni età e provenienti da diverse nazioni del mondo, vestite con la maglietta rossa simbolo del contrasto alla violenza, anticiperà, nell’ambito dello stesso progetto, la Tavola rotonda in programma a partire dalle 16 presso il Liceo “Euclide”.
Sarà un modo per dire, in maniera sempre più forte, “NO” alla violenza di genere. Prima con un evento coreografico come il flash-mob, girato nelle location più suggestive di Cagliari, e poi attraverso le esperienze e considerazioni dei rappresentanti sia delle istituzioni che delle associazioni impegnate nella lotta alla violenza di genere.
Le dichiarazioni
“Siamo felici che il CPIA – il commento dell’Assessora Marina Adamo – abbia accolto il nostro invito creando un filo conduttore tra la lotta alla violenza di genere e l’istituzione. La vera emancipazione parte proprio dalla scuola e la danza è da sempre uno strumento di comunicazione potentissimo. Un contributo molto emozionante soprattutto perché viene da donne di tutte le età che ballano insieme. La danza è energia pura, la danza è contagiosa, non si più restare fermi, così come non si può restare indifferenti alla violenza contro le donne e al perpetuarsi degli stereotipi di genere”.
“Credo sia indispensabile – ha aggiunto la Presidente della Commissione, Stefania Loi – fare rete e creare sinergie. Perché questo è un tema che riguarda tutti e non solo le donne. Così come deve necessariamente coinvolgere non solo i cittadini ma soprattutto le istituzioni. Gente comune, associazioni e pubbliche amministrazioni hanno il dovere di fare del loro meglio per superare questa piaga della violenza di genere che, purtroppo, riempie ancora le pagine di cronaca tutti i giorni. Possiamo superarla, sconfiggerla, ma per riuscirci serve il contributo, anche apparentemente piccolo, da parte di tutti”