La fonte Abbarghente Mudeju è nota nel Meilogu e nel Logudoro per l’emissione di acqua minerale frizzante naturale.
Sgorga libera lungo le rive dell’Alto Temo, sotto Romana, a valle della diga che forma il lago artificiale di Monteleone Rocca Doria, costruita nel 1984. Sono i resti della fonte sacra e salubre Abbarghente Mudeju, utilizzata fin dall’epoca nuragica e punica.
La sacralità pagana
A noi è giunta la fonte dell’età romana, le cui acque erano celebrate come sacre e curative in un ambiente pieno di magia. Lo stemma e il gonfalone di Romana, culturalmente molto attiva, riportano proprio la sua antica origine come centro religioso legato alle sorgenti d’acqua. Tutta la zona è infatti nota nel Meilogu e nel Logudoro per la presenza di sorgenti dove si praticava il culto delle acque minerali curative. Diversi reperti archeologici sono stati ritrovati nella zona.
Il comune romanese ha predisposto tavoli in legno attrezzati con sedili, creando posti di ristoro per un piacevole picnic all’aperto. La struttura muraria di sostegno alle bocche di emissione delle preziose acque è stata rimodellata, impiegando le pietre scistose dei dintorni. È un’oasi di pace e silenzio, ravvivata dal belato delle greggi al pascolo, dal latrato dei cani e dalle voci dei pastori che le governano. Lo scorrere dell’acqua che sgorga incessante è la colonna sonora che accompagna i fortunati villeggianti.
La salubrità della fonte
Il sapore dell’acqua minerale è sapido per la forte salinità, del tutto particolare e gradevole, tanto che molti continuano ad attingerla regolarmente. Dalla fonte sacra e salubre Abbardente Mudeju sgorga acqua naturalmente frizzante e termale di origine vulcanica. L’uso continuativo è da valutare in base al proprio stato di salute.
La fonte sacra e salubre Abbarghente Mudeju è da includere nei percorsi che originano dalla 131, all’altezza di Bonorva, uscita per Semestene e direzione Villanova Monteleone. Il paesaggio è agreste, piacevole per il dolce degradare delle colline, ricoperte da vegetazione rigogliosa. Nelle vicinanze sorge su una collina di tufo calcareo il paese di Monteleone Rocca Doria, il secondo meno popolato della Regione, sede di un antico castello medievale. Le vestigia nuragiche ed i siti archeologici sono numerosi, degni di una sosta meditata e consapevole.
Lo spopolamento dei paesi dell’interno
Romana è un paese che purtroppo si sta spegnendo: è come una candela che si consuma per l’esodo dei suoi abitanti, come tanti altri paesi della nostra amata Sardegna. Il trend demografico è per una forte decrescita, un destino da scongiurare in ogni modo. Resta per chi ci ha vissuto, il dolce ricordo del suono delle campane della chiesa per il vespro serale, richiamo atteso per il rientro dei contadini dai campi e dei pastori dai pascoli.