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Storie di Sardegna in sardo. Oggi vi raccontiamo la leggenda dietro uno dei sette colli di Cagliari: la sella del diavolo
L’origine del nome de “La sella del diavolo” si basa su una leggenda secondo cui i diavoli ammaliati dalla bellezza del Golfo di Cagliari cercarono di impadronirsene. Vennero così mandati da Dio i suoi angeli prediletti capeggiati dall’Arcangelo Michele per scacciare la truppa di demoni guidata da Lucifero. Alla fine del combattimento quest’ultimo sarebbe stato disarcionato da cavallo e avrebbe perso la sua sella nelle acque del golfo. Immediatamente si sarebbe pietrificata, dando origine al promontorio. Un’altra leggenda racconta che il demone sarebbe semplicemente caduto sul promontorio, dandogli la forma attuale.
Da qui risalirebbe il nome di Sella del Diavolo e di Golfo degli Angeli. Secondo la leggenda gli angeli continuano a proteggere il Golfo dal punto più alto del promontorio che si chiama Sant’Elia. Anche qui il nome è legato a una storia interessante. Il religioso sarebbe stato ucciso in questi luoghi durante le persecuzioni volute da Diocleziano.
È un sentiero naturalistico che circonda tutto il promontorio. La vostra passeggiata vi permetterà di addentrarvi in una vegetazione rigogliosa, a cominciare dalla palma di San Pietro, uno degli esemplari più antichi di pianta mediterranea, oltre a ginepri e olivastri secolari, lecci, carrubi, lentischi. Anche la fauna è particolarmente interessante visto che è l’habitat naturale del falco pellegrino, gheppio, la pernice sarda e varie specie di corvi e di uccelli marini. Potrete anche incontrare volpi e conigli selvatici. Il sentiero è caratterizzato dai pallini verdi che guidano gli escursionisti, e che sono stati tracciati da diverse associazioni ambientaliste.
