Presso la Fondazione Bartoli-Felter la mostra Eden
Il prossimo venerdì 17 marzo, presso la Fondazione Bartoli-Felter in via XXIX Novembre 1847, 3 si conclude la mostra “Eden” di Antonino Pirellas. In programma il saluto ad una giovane quercia che si trova al centro dello spazio che accoglie la mostra e che andrà a vivere nel parco di Selargius.
La mostra esprime attraverso delicati dipinti l’amore e l’attenzione verso gli alberi in generale, ma in particolare per quelli della città di Cagliari.
Sono alberi presenti da sempre, che ci accompagnano nei nostri spostamenti per la città a piedi, in macchina o in pullman da molto tempo. Sono presenze silenziose che con le loro diverse tonalità di verde ed i loro fiori allietano la nostra vista, il nostri cuori e rinfrescano l‘aria nelle calde giornate cagliaritane di primavera inoltrata ed estive.
Spesso, noi, presi dalla fretta non ci possiamo soffermare ad osservarli e, d’altronde, loro fanno parte del nostri abituali paesaggi!
Io non riuscirei ad immaginare Cagliari senza i meravigliosi ficus in viale Merello, in viale Trieste o il famoso albero in via Roma che protegge l’edicola. Mio padre mi raccontava che proprio lì, quando lui era piccolo, gli alberi erano due. Quello più grande, però, fu completamente distrutto durante una delle incursioni aeree nell’ultima guerra.
Siamo, oserei dire,” viziati” dalla loro presenza. Ovviamente, il termine è usato nella sua accezione più positiva. Per un bambino, si sa, è essenziale essere viziato talvolta dalle cure amorevoli dei propri nonni.
Ma riprendendo il discorso sugli alberi, e se non ci fossero?
Della mostra fa parte un quadro che rappresenta la favola del topolino tratta dai Quaderni dal Carcere di Gramsci.
Il quadro rappresenta un piccolo topolino spaventato che prega davanti ad una montagna che mostra le sue nude ossa. Il topolino aveva bevuto il latte destinato ad un bambino ma pentito chiese ad una capretta di dargli del latte. La capretta non poteva dargli il latte perché sulla montagna non c’erano alberi ed erba. Erano stati portati via dalle ruspe.
Chi è Antonino Pirellas?
Antonino Pirellas, nasce a Bonarcado nel 1964. Appassionato fin dalla più tenera età del mondo vegetale e del disegno, studia Agraria a Sassari e Biotecnologie Vegetali all’Università di Pisa, illustrazione all’Istituto Europeo di Design di Cagliari e graffitismo a New York. Dal 2002 alterna l’impegno in difesa dell’ambiente con la ricerca nei campi della Land Art. Attualmente lavora come ricercatore presso l’agenzia Agris della Regione Sardegna ed è autore con Mauro Ballero di un libro sui giardini storici della Sardegna.