Secondo uno studio, negli ultimi 20 anni l’intensità di siccità e precipitazioni estreme è nettamente aumentata a causa del riscaldamento climatico. Il quadro generale proviene da dei dati di una coppia di satelliti noti come “GRACE” Gravity Recovery and Climate Experiment.
L’oceano per ora ha assorbito circa il 90% del calore in eccesso dovuto al riscaldamento globale e la sua temperatura media è aumentata di circa 1,5°C nell’ultimo secolo. Così le ondate di calore marine sono diventate più frequenti del 50% nell’ultimo decennio. La siccità è allarmante ed è un sintomo delle conseguenze del cambiamento climatico, anche in Europa.
Lo studio
Uno studio appena pubblicato su Nature Water conferma quello che la cronaca degli ultimi anni sembra suggerire. Cioè che l’intensità delle siccità e delle precipitazioni estreme è nettamente aumentata negli ultimi 20 anni. Eventi estremi provocano perdita di raccolti, danni alle infrastrutture, persino crisi umanitarie e conflitti. La frequenza e l’intensità delle precipitazioni e della siccità si stanno aggravando a causa della combustione di combustibili fossili e di attività umane che rilasciano gas serra.
La ricerca si basa sull’osservazione satellitare. Una tecnologia che sta rivoluzionando il modo di misurare la quantità d’acqua sulla Terra e lo studio del ciclo dell’acqua, lo scambio idrico tra terra, oceani e atmosfera terrestre.
La missione GRACE
I dati elaborati nello studio provengono dai satelliti della missione GRACE che sono stati utilizzati per misurare i cambiamenti nell’immagazzinamento dell’acqua della Terra. La somma di tutta l’acqua sul pianeta, comprese le acque di falda, quelle di superficie, il ghiaccio e la neve.
I ricercatori hanno esaminato 1.056 eventi dal 2002 al dicembre 2021. Utilizzando un nuovo algoritmo che identifica i luoghi in cui la terra è molto più umida o secca del normale. L’algoritmo ha mostrato che le piogge più estreme, nel periodo in considerazione, si sono verificate proprio nell’Africa sub-sahariana oltre che in alcune aree del Nord America e in Australia tra il 2011-2012.
Le siccità più intense sono state quella da record nel nord-est del Sud America; in particolare nel Cerrado brasiliano dove l’evento è ancora in corso. Tra le situazioni di emergenza idrica prolungata spicca quella del sud-ovest degli Stati Uniti che ha causato livelli di acqua estremamente bassi in due dei più grandi bacini statunitensi, il lago Mead e il lago Powell. Una carenza d’acqua che prosegue nonostante le forti piogge di quest’anno.
In alcune regioni del pianeta si sta verificando una drastica oscillazione tra siccità estrema e inondazioni senza precedenti. Definita dai meteorologi anglofoni “weather whiplash” (colpo di frusta meteorologico). Come è prevedibile questo stress climatico colpirà, come sta già facendo, in particolar modo le comunità più povere e gli ecosistemi maggiormente sfruttati.