Si è svolta mercoledì 8 marzo presso la sala conferenze della Fondazione di Sardegna la presentazione della seconda edizione di Insulae Lab, l ambizioso progetto sperimentale che coinvolge numerosi artisti del panorama sardo e non solo, capitanato da Paolo Fresu, direttore artistico oltre che testa e cuore del laboratorio culturale e artistico.
A illustrare il progetto, insieme a Fresu, Mattea Lissia, pilastro della direzione amministrativa e generale oltre che della progettazione. Presenti anche le istituzioni, con l’assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio della RAS Giuseppe Fasolino e Andrea Nieddu, sindaco di Berchidda.
Si parte il 16 marzo alle 21 dal Teatro Santa Croce di Berchidda, là dove tutto è cominciato lo scorso anno. Il paese natale del jazzista diventa crocevia di musica e ideali che si incontrano a ulteriore conferma del fatto che anche in Sardegna si può fare rete.
Al centro del progetto c’è il territorio che si pone invece come raccordo tra realtà e culture diverse e distanti geograficamente, divise ma vicine per intenti e progettualità. Quest’anno saranno protagoniste le isole Baleari, Cipro, la Sicilia. Il filo rosso è la contaminazione, la creazione di nuovi linguaggi. Il denominatore comune è l’arte che trascendendo i luoghi rimanda a una idea visionaria di creatività, da non poter essere identificata con la sola cultura sarda che resta al centro della cornice europea.
Ma cosa fa in concreto Insulae Lab? È una realtà nuova e preziosa, una ricca vetrina per i musicisti locali, che possono vedere le luci della ribalta, ma è anche una mano tesa verso le maestranze locali, artisti, tecnici, operatori vari, con una importante ricaduta economica sul territorio.
Un progetto triennale, cofinanziato dal FUS (Fondo unico per lo spettacolo), dalla Regione autonoma della Sardegna e dalla Fondazione di Sardegna. Un’importante investimento per far crescere un seme ribelle, un’idea, quella della contaminazione che si prenderà spazio e ali per volare in autonomia.
Sono in tutto 30 i progetti, 300 gli ospiti e son previsti ben 180 concerti (per la maggior parte gli artisti saranno sardi). Il jazz è la colonna sonora di nuove alleanze e collaborazioni che ruotano intorno a una magia da vivere e sperimentare nella splendida cornice isolana.
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