ADI: Tipologie, Comportamenti e problemi delle persone affette da DCA

ADI: Tipologie, Comportamenti e Problemi delle persone con DCA

Un’ importante organizzazione italiana analizza alcuni aspetti relativi alle persone colpite da DCA

Nel giorno che precede della Giornata nazionale del ‘Fiocchetto Lilla’, rivolta alla prevenzione dei disturbi del comportamento alimentare l’Associazione italiana di dietetica e nutrizione clinica, mette un focus sulle varie tipologie di disturbi alimentari e in particolare su alcune tipologie estremamente ardue da rilevare.

Le affermazioni degli specialisti in merito alla questione

“Quando si discute di disturbi del comportamento alimentare si pensa subito all’anoressia o alla bulimia, ma vi sono comportamenti più nascosti e a prima vista meno importanti come ad esempio l’ortoressia o la vigoressia. Si osserva maggiormente tra i giovani ma anche tra gli adulti, un’ossessione morbosa per la bellezza fisica. Questo porta a creare programmi di allenamento fisico estenuanti e piani alimentari non flessibili e deficitari dal punto di vista nutrizionale. Inoltre gli schemi di bellezza che i social suggeriscono danno nuova linfa al sintomo di inadeguatezza che perseguita frequentemente chi è colpito da questo tipo di problematiche”, affermano gli specialisti.

Le considerazioni del segretario Adi riguardo a questo contesto

“Le sintomatologie che avvengono maggiormente sono estremamente distanti dalle tipiche e note situazioni di anoressia mentale, bulimia nervosa o disturbo da alimentazione incontrollata”, afferma Carmela Bagnato.

Le sue ulteriori considerazioni

“Nell’ultimo decennio, e in particolar modo nei tre anni appena trascorsi – prosegue – sono emersi negli adulti e negli adolescenti disturbi alimentari connessi a problematiche di tipo psichiatrico, in forme in vari casi parecchio gravi e ardui da trattare. Malattie che se non rilevate in tempi congrui e non curate nelle modalità corrette possono divenire permanenti, che portano importi elevati per la persona, per il nucleo familiare e per l’intera comunità”.

Il ruolo della famiglia secondo gli esperti dell’associazione

Secondo gli studiosi Adi, è fondamentale far capire a tutti i componenti della famiglia l’apporto che essi possono dare nell’individuare subito queste patologie mediante l’osservazione di mutamenti fisici importanti e di atteggiamenti non consoni dal punto di vista alimentare come ad esempio restrizioni, abbuffate, selettività degli alimenti, ma anche iperattività fisica ed frustrazione corporea, pensieri assillanti per ciò che riguarda il cibo e il peso e le forme corporee, emarginazione sociale, cambiamenti repentini d’umore e l’abitudine di fuggire alcuni da alcune situazioni sociali e conviviali collegati ai pasti.

About Giorgio Saitz

Appassionato di calcio a livello enciclopedico con la passione per l'economia e la giurisprudenza

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