Il rischio delle conoscenze in chat: storia di un amore pericoloso. Il podcast in lingua sarda dedicato ai gialli.
Siamo a Sanluri, un paese del Medio Campidano. Una ragazza di vent’anni conosce su una chat un ragazzo di Cagliari di trenta. Dopo un’iniziale amicizia online decidono di incontrarsi e si frequentano per svariati mesi. Passati questi mesi lei decide di interrompere questa frequentazione e lui non prende bene la sua decisione, continuando a cercarla con messaggi e chiamate tutti i giorni.
Anche se molto stressata dalla situazione, per svagarsi un po’ un giorno decide di uscire con delle amiche per una serata di divertimento. Al suo ritorno a casa si prepara per andare a dormire e dopo un’ora che era al letto sente un forte rumore, come di una pietra che frantuma una finestra. Lei si accorge che una persona tentava di entrare dentro; si spaventa moltissimo e urla per spaventare il presunto ladro. Intanto chiama i carabinieri.
I carabinieri arrivano ma dell’ipotetico ladro non c’é più traccia. I carabinieri le dicono di stare tranquilla e che per qualunque altro problema loro sarebbero stati pronti ad intervenire.
Tutto inizia da un messaggio
Intanto le arriva un messaggio. Inizialmente non vuole aprirlo perché vede che é del ragazzo che aveva lasciato. La curiosità però é più forte e leggendo si rende conto che quello che pensava fosse un ladro in realtà era proprio quel ragazzo.
La ragazza non riesce più a dormire dalla paura, quindi si reca dai carabinieri per denunciarlo, portando una sua foto e il messaggio appena ricevuto. Partono le ricerche e dopo vari giorni le comunicano che la persona che stavano cercando era stata arrestata. Usava un nome falso, come false erano anche tutte le altre informazioni, compresa l’età e la città di provenienza. Inoltre aveva anche commesso degli omicidi, ammazzando delle ragazze che aveva conosciuto come lei in chat.
Anche dopo del tempo la ragazza è rimasta traumatizzata dall’accaduto. Da quel momento in poi decide di dormire sempre con un coltellaccio da macellaio sotto il cuscino, nel caso dovesse ricapitare una situazione simile.