Kaos e Dj Craim con il quartetto La Batteria completano il cast del progetto jazz “Good Old Boys Grand Orchestra” di scena a Ferragosto.
Kaos e Dj Craim con il quartetto La Batteria completano il cast del progetto “Good Old Boys Grand Orchestra” di scena la sera di Ferragosto a Berchidda per la trentaseiesima edizione del festival Time in Jazz.
Altri due volti noti della scena hip hop nazionale, Kaos e Dj Craim, e il quartetto La Batteria: con questi nomi, insieme al già annunciato Colle der Fomento, si completa il cast di “Good Old Boys Grand Orchestra“, l’evento che terrà banco la sera del 15 agosto a Berchidda per la trentaseiesima edizione di Time in Jazz; un progetto ad hoc per il festival diretto da Paolo Fresu, in cui l’hip hop reinventa le sue radici fondendo rap e turntablism (l’arte di manipolare i suoni e creare nuova musica, effetti sonori e ritmi utilizzando due o più giradischi e un mixer DJ) con un sound che pesca a piene mani dalle colonne sonore e dalle sonorizzazioni italiane degli anni Sessanta e Settanta.
La mission del Progetto
Un progetto che vede le rime di Kaos (al secolo Marco Fiorito) e dei due rapper del Colle der Fomento, ovvero Danno (Simone Eleuteri) e Masito (Massimiliano Piluzzi), incontrarsi per la prima volta su un terreno del tutto inedito, architettato da La Batteria (Emanuele Bultrini alle chitarre, Stefano Vicarelli al piano e ai sintetizzatori, Paolo Pecorelli al basso e David Nerattini alla batteria), insieme a Dj Baro (Alessandro Tamburrini) e Dj Craim (Lorenzo Fortino).
Tra i pionieri dell’hip hop in Italia, Kaos ha iniziato la sua carriera nel 1984 come breakdancer e writer, poi come MC, formando tra il 1986 e il 1987, con DJ Gruff e l’americano MC Topcat, la Fresh Press Crew, divenuta in seguito Radical Stuff. Nel 1996 firma il suo primo album, “Fastidio”; è invece del giugno scorso il suo sesto titolo, “Chiodi”. In mezzo, tante esperienze e collaborazioni in studio e dal vivo con nomi come Neffa, Deda, Turi, Club Dogo, Gopher (con cui fonda i Neo Ex), il compositore Franco Micalizzi, Sean e Chico MD dei Sangue Misto (con cui forma il gruppo Melma & Merda), e proprio i Colle der Fomento.
Dj ufficiale di Kaos (dal 2011), di cui ha anche curato la produzione degli ultimi due album (“Coup de grace”, del 2015, e “Chiodi”, del 2022), Dj Craim si avvicina ai giradischi all’età di nove anni e comincia la sua carriera nel mondo delle competizioni di turntablism collezionando otto titoli nazionali e due vice mondiali dal 2000 al 2009. In quello stesso anno ha partecipato al progetto Artificial Kid con Danno dei Colle der Fomento, per i quali ha successivamente prodotto dodici delle quattordici tracce di “Adversus”, l’album più recente (2018) del gruppo hip hop di casa Roma.
“La Batteria”
Nella capitale fanno base anche i quattro componenti de La Batteria, veterani della scena musicale romana più trasversale, con esperienze che vanno dal post-rock progressivo (Fonderia) al pop (Otto Ohm e Angela Baraldi), dal jazz sperimentale (I.H.C.) all’hip hop (La Comitiva, Colle der Fomento), alla world music (Orchestra di Piazza Vittorio). La Batteria ha esordito con l’omonimo album nel gennaio 2015, una raccolta di brani originali ispirati al mondo delle colonne sonore e delle sonorizzazioni italiane degli anni Sessanta e Settanta. Al suo attivo collaborazioni con artisti come Colle der Fomento, Roy Paci, Orchestra Operaia e le colonne sonore per il film “Tafanos”, del 2018, e per il documentario di Alex Infascelli “Kill me if you can”, in uscita il mese prossimo.
Progetto “Good Old Boys”
Già protagonisti del progetto “Good Old Boys”, che ha debuttato nel 2015, Colle der Fomento, Kaos e Dj Craim sono dunque attesi il 15 agosto a Berchidda, per dare forma al naturale sviluppo di quel precedente, stavolta insieme a La Batteria: “Good Old Boys Grand Orchestra”; un progetto in tema con il titolo che connota l’edizione numero trentasei di Time in Jazz, Futura; un tema che il festival svilupperà dall’8 al 16 agosto tra Berchidda e gli altri centri del nord Sardegna coinvolti, attraverso la musica e i tanti altri appuntamenti – mostre d’arte e fotografia, incontri con i libri e i loro autori, proiezioni di film e documentari, iniziative di promozione e sensibilizzazione ambientale – che come sempre infittiscono il suo cartellone; cartellone che verrà svelato ufficialmente in tutta la sua interezza il prossimo 21 aprile.
La trentaseiesima edizione del festival Time in Jazz è organizzata dall’omonima associazione culturale con il sostegno dell’Assessorato della Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport della Regione Autonoma della Sardegna, del Ministero della Cultura, della Comunità Montana Monte Acuto e delle Amministrazioni Comunali di Berchidda e degli altri centri che aderiscono al festival, con il contributo di Fondazione di Sardegna, Gruppo Unipol, Banco di Sardegna, Corsica Ferries–Sardinia Ferries, Fondazione Raul Gardini e Novamont, e con la collaborazione di Rau Arte Dolciaria, distilleria Lucrezio R., Consorzio Porto Rotondo, Scuola Holden, Qobuz e Biorepack. Media partner Radio Monte Carlo, radio ufficiale del festival, Spotify e Spreaker. Time in Jazz fa parte dell’Associazione I-Jazz, del progetto GreenFEST e di Jazz Takes The Green, la rete dei festival jazz ecosostenibili.