La primavera è la stagione più dinamica e più volubile dell’anno, caratterizzata da una miriade di sfaccettature. Le giornate si allungano sempre di più. La primavera meteorologica inizia per convenzione il 1° marzo, mentre la primavera astronomica prende il via nel giorno dell’equinozio, che quest’anno è stato ieri, lunedì 20 marzo.
Come sarà il tempo?
La primavera che ci attende quest’anno sarà dinamica. Il suo inizio sarà caratterizzato da varie ondate di maltempo che andranno a colpire il nostro Paese portando piogge, rovesci, nevicate anche abbondanti sui monti, e venti burrascosi. In questa fase il maltempo interesserebbe maggiormente le regioni del Nord e i settori tirrenici. Le precipitazioni potrebbero risultare anche al di sopra della media, specie al centro-nord.
A partire dal mese di aprile è previsto un indebolimento del vortice polare e l’abbassamento di latitudine del flusso perturbato principale. Questo comporterà un sensibile incremento della piovosità su alcune regioni. Fra fine aprile e inizio maggio l’area del mar Mediterraneo, e quindi le regioni meridionali, potrebbero sperimentare le prime risalite del promontorio anticiclonico africano e l’arrivo del primo caldo.
Equinozio di primavera 2023
L’equinozio di primavera (per l’emisfero meridionale della Terra è l’equinozio d’autunno) è un momento particolare nella fase di rivoluzione della Terra intorno al Sole. Quel giorno i raggi solari cadono perpendicolarmente all’asse di rotazione della Terra. Ieri, 20 marzo del 2023 l’emisfero nord e l’emisfero sud sono stati raggiunti dai raggi solari con la stessa inclinazione.
Questo particolare momento nel moto di rivoluzione della Terra intorno al Sole segna un momento importante nell’avvicendamento delle stagioni. Dall’equinozio in poi le giornate iniziano ad essere più lunghe della notte, e continueranno ad allungarsi fino al giorno del solstizio d’estate.
Nel corso del moto di rivoluzione la Terra è esposta in modo diverso ai raggi solari proprio per via di questa inclinazione. Se la Terra non fosse inclinata rispetto al piano dell’orbita non avremmo l’alternarsi delle stagioni come le conosciamo. I climi sul nostro pianeta sarebbero completamente diversi.
Secondo quanto deciso nel Concilio di Nicea del 325 d.C., la data della Pasqua si celebra la prima domenica dopo il primo plenilunio di primavera. L’inizio della primavera venne stabilito per convenzione il 21 marzo, anche se astronomicamente l’equinozio può verificarsi anche il 20 (come, ad esempio, è avvenuto quest’anno). A marzo la Luna piena sarà il 7, quindi il primo plenilunio dopo il 21 marzo è ad aprile, precisamente il 6. Da quel momento, la prima domenica utile è il 9 aprile, che sarà il giorno di Pasqua in questo 2023.