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Bruno Camera: musicista, direttore artistico, studente universitario

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Bruno Camera: musicista, direttore artistico, studente universitario
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Ai microfoni di Unica Radio, stasera abbiamo il musicista Bruno Camera, chitarrista, direttore artistico della scuola civica di musica del Sarrabus, promotore di eventi musico-letterari e studente universitario in Beni Culturali e Spettacolo.

Bruno Camera, musicista virtuoso della chitarra, Direttore gestionale di 5 scuole di musica, ha una lunga consuetudine come promotore di eventi musicali. Recentemente ha aggiunto l’intreccio con il mondo letterario e poetico di Dante e Fabrizio de Andrè. Nell’ultimo spettacolo organizzato ha esplorato le sonorità del tango argentino con virtuosi musicisti isolani e danzatori di tango. Per di più, frequenta il 3° anno di Beni Culturali e Spettacolo (BeCS) dell’Università di Cagliari, esempio positivo per quanti pensano che non esistano limiti di età per attingere alla fonte della cultura.

Il ruolo di direttore artistico e direttore gestionale

Bruno Camera, musicista e direttore artistico e gestionale, ci spiega le differenze tra conservatorio musicale e scuola civica di musica. Il conservatorio è un ente di alta formazione di tipo istituzionale cui si accede con limiti di età e una sorta di audizione. Una scuola civica accoglie chiunque, a qualsiasi età, voglia fare musica e intenda cimentarsi con uno strumento. “La musica a tutti i livelli, senza vincoli o barriere” dice, “è l’obiettivo formativo delle scuole civiche di musica. Il ruolo del direttore gestionale è quello di coordinare le competenze coinvolte nelle attività culturali promosse, a partire dalla ideazione fino alla realizzazione. Oltre alla musica rientrano in tali attività culturali la letteratura, la danza, la pittura, la fotografia e il cinema. Il direttore artistico si dedica soprattutto agli aspetti musicali, ma collabora spesso alla parte organizzativa”.

L’intreccio tra musica e mondo letterario

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Bruno Camera alla chitarra

Il musicista Bruno Camera indica nella cultura il filo conduttore dell’intreccio tra musica e letteratura, che ha sviluppato negli ultimi spettacoli. “La musica e la letteratura sono arti che si intrecciano facilmente: la musica nasce come accompagnamento al canto e alla poesia”, afferma. L’essere studente non più giovanissimo di BeCs gli ha consentito la vicinanza con i docenti di letteratura e di altre discipline legate all’arte. Per questo ha organizzato con i docenti dei “Reading dedicati a Dante e a De André”, creando vere e proprie sinergie di bellezza.

I prossimi 2 eventi vedranno la musica (con lo stesso Camera alla chitarra) affiancare 2 grandi della letteratura italiana. Nel primo accompagnerà la lettura di opere di Grazia Deledda presentate dal Prof. Duilio Caocci, docente di Letteratura italiana. Nel successivo creerà le sonorità per accompagnare il Prof. Andrea Cannas, docente di Letteratura Italiana. Egli parlerà di Italo Calvino, quale autore di canzoni scritte per Cantacronache, rivista letteraria e musicale che nacque a Torino tra gli anni 50 e 60 del novecento. Entrambi gli eventi sono promossi dalla Scuola Civica di Selargius.

Il tango argentino argomento dell’ultimo spettacolo

“Nubes de Buenos Aires” è l’ultimo evento organizzato in qualità di Direttore gestionale della Scuola Civica di Selargius. Egli ritiene che “Il tango sia una danza (o meglio, un’idea che si balla) rivolta a tutte le fasce di età”. Poi prosegue “Vista la bellezza e la sensualità dei gesti del tango argentino, questi possono coinvolgere non solo gli anziani nostalgici, ma anche i giovani. Viva il tango, senza barriere e senza muri”.

La tecnologia apre ad una musicoterapia collettiva

L’ampia disponibilità di mezzi tecnologici nella musica ha consentito la sua applicazione nella musicoterapia, disciplina cresciuta grazie alla tecnologia. “Le tecnologie ci aiutano a diffondere la musica di qualità. Vanno tuttavia usate in senso buono, ricercando nell’web i brani anche gratuiti a disposizione” suggerisce Bruno Camera nella sua veste di musicista “Base di partenza dev’essere la passione per la musica, che solo se presente può essere aiutata dalla tecnologia”.

Il ritorno sui banchi dell’Università

“A chi mi dice ‘Ma chi te lo fa fare?’, rispondo che studiare all’università le altre discipline che riguardano la cultura, mi fa fare meglio il musicista”, sostiene. “Beni Culturali e Spettacolo è la facoltà universitaria che dà la migliore offerta culturale possibile in tal senso” prosegue “La musica non è una scatola chiusa, impermeabile alle altre arti”. Il musicista Bruno Camera conclude il nostro incontro affermando: “La musica deve stare in un mondo aperto, dove ha bisogno di confrontarsi costantemente con le altre discipline”.

About Giovanni Maria Pisanu

Medico specialista in anestesia, rianimazione e medicina del dolore in pensione; laureando in beni culturali e spettacolo.

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