Quattro processioni principali, il clou con il Descenso
Le processioni con la Confraternita della Vergine della Pietà del Santo Monte, la più antica della città, sono quattro: Misteri (martedì), Addolorata (giovedì), Monte e Descenso (venerdi mattina e venerdi sera).Si celebrano anche le cerimonie tradizionali della Pasqua con “Su incontru” e “S’inserru”.
Si inizia martedì 4 con la Processione dei Misteri, aperta dalla croce dell’Arciconfraternita del Monte Santo. Presenti anche i giovani “baballottis” che portano a spalla i simulacri. Due momenti di sosta e riflessione con predica sono previsti nella Cattedrale e nella Chiesa di San Francesco a spezzare l’itinerario antico lungo il centro storico.
Si continua Giovedì Santo, 6 aprile, con la Processione dell’Addolorata.
L’addobbo, oltre a tappeti, fiori e candele prevede “Su Nenniri”: vasi nei quali all’inizio della Quaresima vengono seminati grano e lenticchie.
Venerdì Santo, invece, appuntamento con la Processione del Monte, nel quartiere alto de “Sa Costera”.
La sera si tiene la Processione del Descenso. Nel primo pomeriggio, dopo le tre, si ripete, nell’oratorio del Santo Monte e alla presenza dei soli confratelli, la pratica del “Su Scravamentu”. Gli Obrieri del Descenso schiodano il crocifisso seicentesco dalla croce e lo depongono in “Sa lattera”, la lettiga. Due grandi stendardi, “Is Vessillas”, precedono il “San Giovanni e la Maddalena”, vestiti con abiti orientaleggianti guarniti di monili d’oro; seguono “ls Varonis”, i nobili, “Giuseppe d’Arimatea e Nicodemo” con due inservienti con le scale della deposizione.
Sabato Santo, 8 aprile, in programma Su Incontru. In quest’occasione, i fedeli offrono ai Confratelli “su coccoi de Pasca”, un pane votivo tipico della tradizione locale. Il martedi dopo Pasqua, conclusa la Messa Capitolare in cattedrale, si tiene la processione di “S’Inserru”.
La settimana santa entra anche nelle case con piccoli riti e usanze nelle case private. La tradizione vuole che, il Giovedì Santo, in segno di penitenza, occorre cucinare e donare anche ai poveri una pietanza a base di fave e carne di maiale, condita con aromi ed erbe fresche.
Il sabato, invece, al suono del Gloria, si percuotono gli oggetti con una canna, per scacciare eventuali spiriti maligni. E per tutta la Settimana Santa gli unici strumenti musicali permessi sono tamburi, raganelle e matraccas, in attesa delle campane, il giorno di Pasqua.