Archeologia della Sardegna: un museo a cielo aperto da conoscere, vivere e rispettare.
Si chiude con un bilancio che sfiora gli undicimila visitatori in tre giorni, dal 24 al 26 marzo, e che ascrive un risultato decisamente positivo per la Sardegna la promozione dell’archeologia della Sardegna al TourismA 2023, il Salone dell’Archeologia e del Turismo Culturale di Firenze curato da Piero Pruneti, direttore della rivista Archeologia Viva.
Uno stand di passaggio obbligato con un grande led wall, l’unico presente nel Salone, che ha proiettato i visitatori in una Sardegna di unicità archeologiche incastonate in un paesaggio naturale unico. Un allestimento curato, per il nono anno consecutivo, dalla Carlo Delfino Editore e arricchito dalle riproduzioni artistiche di archeologia sperimentale di Carmine Piras.
L’Isola ha portato a Firenze una proposta turistica organizzata, nella quale l’archeologia, le tradizioni culturali e le economie rurali costituiscono elementi connotanti di una Sardegna che ha proposto agli operatori turistici del TourismA la possibilità di viaggi per turisti attenti, curiosi. La Sardegna ha proposto soluzioni di viaggio per un turismo sostenibile da piccole comunità con misurata capacità di accoglienza.
Il progetto SMART
È un turismo che pone il tempo, la persona, la conoscenza come ingredienti esperienziali che sanno coniugare spiaggia e interni, buona cucina e una cultura dell’ospitalità sacra già in tempi pagani. È un turismo per una Sardegna che si presenta in proposte territoriali associate, come l’Unione dei Comuni della Trexenta o in rete di imprese, come le 20 imprese di gestione di beni culturali ed archeologici operanti da nord a sud della Sardegna, riunite insieme nel progetto SMART.
Sono stati presenti al Salone anche le due grandi realtà legate al mondo litico della Sardegna: il Menhir Museum di Laconi, promotore e capofila delle Rete Nazionale delle Statue Stele Menhir e la Fondazione Mont’e Prama con i suoi grandi giganti di pietra che stanno imponendo la rilettura della storia della statuaria mediterranea e la Fondazione del romanico con i suoi oltre 150 monumenti già censiti.
Turismo compatibile con le capacità di servizi di accoglienza, di ricezione di territori spesso lontani dalle patinature di copertina o dai flussi ben consolidati dei grandi numeri: è questo il turismo che la Sardegna, in forma aggregata si è proposta a Firenze con il sostegno anche dell’Assessorato Regionale al Turismo della Regione Sardegna.
L’Isola è un museo a cielo aperto
“Anche quest’anno, ha dichiarato l’assessore regionale al turismo Gianni Chessa, la Sardegna è presente a Firenze per mettere in vetrina le sue proposte turistiche legate al ricco patrimonio archeologico e culturale. L’Isola è un museo a cielo aperto e per lanciarsi definitivamente anche in campo internazionale punta sulle proprie risorse storico-culturali con l’obiettivo di destagionalizzare il flusso turistico.