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Capolavoro di Van Gogh del 1889 ispirato alla Torre Eiffel
La Torre Eiffel potrebbe aver ispirato il celeberrimo dipinto di Van Gogh, Notte stellata. Lo scrive il quotidiano britannico The Guardian, citando una nuova teoria elaborata dell’esperto ed ex critico d’arte del giornale, James Hall.
Il maestro olandese realizzò il capolavoro nel 1889, durante l’anno di permanenza nella clinica psichiatrica di Saint Remy in Provenza, ma sarebbe stato profondamente influenzato dalle notizie e dalle immagini relative alla costruzione del grandioso monumento in ferro, avviato nel 1886 quando lui era appena arrivato a Parigi.
La notte stellata
Soggetto della raffigurazione è il paesaggio di un borgo, di notte e con dei colli sullo sfondo. E’ importante notare il campanile della chiesa, che è tipico dell’Olanda, nazione natale dell’artista. Questo può forse spiegare, in parte, perché l’impatto emotivo dell’opera sia assai più forte che in altre opere di Van Gogh dello stesso periodo. La composizione del quadro è semplice. Il cielo notturno occupa circa due terzi dello spazio della tela, mentre il terzo rimanente è occupato dal borgo e dalle colline ad esso retrostanti. Vi è un forte contrasto tra il caos del cielo e il tranquillo ordine del villaggio. Il cipresso a sinistra crea un fiammeggiante collegamento tra terra e cielo.
Giornali e riviste, tra cui Le Monde Illustre, che Van Gogh ha letto a Saint-Remy, hanno riportato resoconti illustrati meravigliati dell’inaugurazione della Torre Eiffel, che venne accompagnata da uno spettacolo notturno di fuochi d’artificio, luce elettrica ed esplosioni che, secondo l’esperto d’arte, si sono ripetute nella “musica pirotecnica delle stelle, del cielo e delle nuvole” del quadro di Van Gogh.
