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Finalmente approda in sala il lungometraggio ispirato alla coppia più famosa di idraulici di origine italiana. Parliamo di Super Mario Bros. Il film
Basta davvero poco per essere felici. Sembrerebbe. Illuminations Studios e Nintendo hanno estratto dal cilindro (o dal tubo verde) un piccolo capolavoro, perfetto nella sua semplicità, capace di accontentare i piccoli fan dell’idraulico italoamericano dal respiro nipponico, e i gamers di vecchia e nuova generazione. Super Mario Bros. The Movie è stato davvero tanto atteso, sul quale erano state riposte le aspettative dei fan, dopo l’infelice progetto cinematografico del 1991 con protagonisti Bob Hoskins e John Leguizamo, e la meno nota serie animata destinata al piccolo schermo.
Super Mario Bros. The Movie porta sul grande schermo una storia dell’origine del personaggio iconico di Mario, che da squattrinato ma coraggioso idraulico diviene Super, insieme al suo fratello Luigi, complementare ma opposto, ingenuo, schivo e timorato un po’ da qualsiasi avversità. Insieme, formano la squadra di idraulici professionisti. Il desiderio audace di mettersi in proprio e lasciare l’azienda per la quale lavorano come dipendenti, oltre a emarginarli dal panorama professionale (essendo sconosciuti e inesperti nelle campagne marketing) permetterà loro, volenti o nolenti di avventurarsi in un mondo surreale.
Un mondo straordinario
Un mondo che riesce a raccogliere l’universo videoludico Nintendo nella maggior parte delle declinazioni di cui sono stati protagonisti Mario e Luigi dagli anni ‘80 fino a oggi.
Come accade ormai per buona parte dei film di animazione anche Super Mario Bros – The Movie, pur essendo destinato principalmente al pubblico dei giovanissimi. La pellicola possiede meccanismi narrativi e dialoghi che determinano sequenze apprezzabili anche dal pubblico adulto, che abbia conosciuto o meno le console Nintendo non ha importanza.
Le cifre a determinare il successo del film, oltre al linguaggio universale e i valori trasmessi lungo il viaggio dell’eroe di Mario (ma soprattutto di Luigi) sono diverse in base al paese in cui viene distribuito il film. Tuttavia, vanno sottolineati Jack Black (nell’edizione USA) nei panni dell’antagonista Bowser, artefice, anche, di una performance canora dal sapore romantico e grottesco (Black, affatto alle prime armi nel doppiaggio di film d’animazione). Nel nostro paese, la stella virtuosa, è invece Claudio Santamaria quasi irriconoscibile (nell’edizione italiana) nei panni di Mario, ben riuscito e calato perfettamente nella salopette dell’idraulico più famoso del mondo.
