L’agnello immancabile nelle case, in agriturismi e ristoranti. Come si festeggia la Pasqua in Sardegna? I piatti di Pasqua in Sardegna: le specialità per conoscere l’isola.
Paese che vai, usanza che trovi. Vale anche per la Pasqua e vale anche per la Sardegna, dove i piatti tradizionali della ricorrenza cristiana cambiano non solo tra coste e centro, ma talvolta anche di paese in paese. Alcuni sono ormai diventati piatti consumati tutto l’anno, grazie alla facile reperibilità degli ingredienti e al loro gusto molto apprezzato, ma affondano le radici in usanze del passato strettamente legate alla ricorrenza pasquale. Così, nonostante il crescente consumo di colomba e uova di Pasqua, ci sono alcuni piatti che non possono mancare nelle tavole dei sardi. Scopriamoli insieme.
Il dolce al formaggio: la pardula o casadina
Ricotta o formaggio, limone e zafferano. Ormai nell’isola le formaggelle, come sono spesso conosciute fuori dall’isola, si trovano tutto l’anno, preparate sia dalle pasticcerie che nelle case, ma si tratta di un dolce pasquale. L’impasto esterno viene chiamato pasta violada ed è a base di acqua, farina e semola. L’interno invece vede l’impiego di ricotta oppure di formaggio fresco, con l’aggiunta di zucchero, limone e in alcuni casi zafferano.
Il classico: agnello arrosto
È un grande classico della cucina italiana durante le ricorrenze pasquali. In Sardegna, isola con una cultura agropastorale e che conta più di 3milioni di capi di ovini, l’agnello arrosto è simbolo della Pasqua ma anche di altre importanti ricorrenze. L’agnello sardo riporta l’etichetta Igp, una scelta in linea con la tradizione rispettata da buona parte dell’isola.
Il pane ripieno: sa panada
La panada è un cestino di pane all’interno del quale gli ingredienti cucinano come fosse una pentola. La più conosciuta è quella asseminese (a pochi km da Cagliari), a base di anguilla e patate, e quella di Oschiri (fra Sassari e Olbia), con carne di maiale. Per Pasqua, invece, si prepara la panada con agnello e carciofi. L’agnello viene cucinato in umido e, a parte, i carciofi tagliati a listarelle e saltati in padella con aglio, prezzemolo e una spruzzata di vino bianco.