A Potenza la presentazione del libro su Peppino Impastato, scritto dagli amici della vittima della mafia
In un Paese, l’Italia, che fa presto a dimenticare, ci sono nomi che a distanza di 45 anni sono ancora lì. A risuonare, come un anatema per la criminalità organizzata: come quello di Peppino Impastato.
Figlio di un mafioso che si è messo contro la mafia e ne è diventato vittima. Dopo aver combattuto dure battaglie sul piano ideologico, politico, culturale e sociale nella sua Cinisi, in Sicilia.
Figlio del ‘68, si è liberato dalla cappa mafiosa attraverso la cultura ed è diventato un’icona dell’antimafia. Quasi un eroe, almeno rispetto al profilo del celebre film “I 100 passi”. I suoi amici di sempre, quelli di Radio Aut, però, rifuggono da questa immagine e lo considerano un primus inter pares, un leader inclusivo, un timido e allo stesso tempo uno che amava scherzare.
“Era uno come noi, anzi uno di noi – dicono -, magari un po’ più tenace, ma come noi. Farlo scendere dal piedistallo e avvicinarlo ai giovani della nostra età significa riportarlo alla nostra altezza e sottrarlo dal rischio de-responsabilizzazione per chi lo dovesse vedere come eroe, irraggiungibile”.
Sono troppi i ricordi del Peppino anti-eroe, troppi per rischiare di rimanere chiusi nelle memorie degli amici: per questo è stato scritto “Peppino Impastato, la memoria difficile”, pubblicato da Guerini e Associati e curato da Pino Manzella. Quest’ultimo è stato uno dei compagni più vicini al militante di Democrazia Proletaria fino a quel tragico 9 maggio del 1978. All’interno 39 racconti, aneddoti, ritratti, che fanno luce su quegli anni “caldi” siciliani e su quel circolo di giovani che aveva deciso di sfidare conformismi e illegalità e di battersi per i diritti di tutti.
L’Associazione Insieme Onlus di Potenza ha voluto ospitare una tappa della presentazione del libro. Grazie anche all’Associazione Peppino Impastato Onlus e all’Associazione Asadin e la collaborazione di Anginradio Potenza Changemakers, che per una sera è diventata Radio Aut.
Giulio Pedota ha raccontato questa esperienza, raccogliendo anche le voci di alcuni dei protagonisti del volume.