Amore, rivoluzione e morte: il popolare e amato capolavoro verista torna al Teatro Lirico di Cagliari dopo 15 anni
Amore, rivoluzione e morte: il popolare e amato capolavoro verista torna al Teatro Lirico di Cagliari venerdì 21 aprile alle 20.30. Procede la Stagione Lirica e di Balletto 2023, dopo 15 anni va in scena il terzo appuntamento dell’opera Andrea Chénier, dramma d’ambiente storico in quattro quadri su libretto di Luigi Illica, tratto dal romanzo omonimo di François-Joseph Méry, e musica di Umberto Giordano.
L’allestimento, del febbraio 2019, è una coproduzione fra Fondazione Teatro Comunale di Modena, Fondazione Teatri di Piacenza, Fondazione I Teatri di Reggio Emilia, Fondazione Ravenna Manifestazioni, Fondazione Teatro Regio di Parma, Opéra de Toulon.
Nicola Berloffa, cunese classe 1980, firma la regia. L’artista, tra i più promettenti della sua generazione, ha già lavorato a Cagliari dirigendo Orfeo ed Euridice nel novembre 2021. e che trova una personale e moderna cifra stilistica, senza tradire l’inevitabile epoca storica del libretto.
Le scene sono di Justin Arienti. I costumi sono curati da Edoardo Russo, che si avvale come costumista collaboratore da Marco Nateri. Le luci sono di Valerio Tiberi e la coreografia di Luigia Frattaroli.
L’Orchestra e il Coro del Teatro Lirico di Cagliari sono diretti dal sempre graditissimo Donato Renzetti (Torino di Sangro, 1950), apprezzata ed ormai abituale presenza nelle stagioni cagliaritane. Il maestro Giovanni Andreoli dirige il coro.
Andrea Chénier: l’uomo che diventa opera
La prima rappresentazione risale al 28 marzo 1896 al Teatro alla Scala di Milano, e fu un successo.
Umberto Giordano (Foggia, 1867 – Milano, 1948) compone André Chénier su libretto di Luigi Illica (Castell’Arquato, 1857 – Castell’Arquato, 1919) che, a sua volta, si rifà al romanzo omonimo del 1850 di François-Joseph Méry.
L’opera racconta gli ultimi anni di André Chénier, poeta francese (Istanbul, 1762 – Parigi, 1794) che ispira i suoi versi alla poesia classica e all’Ellenismo. Seppur da sempre vicino agli ideali rivoluzionari, non teme di denunciarne gli eccessi. Durante il Regime del Terrore venne condannato per “cospirazione e crimini contro lo Stato” e portato alla ghigliottina.
Lo spettatore assiste ad un grande affresco musicale ambientato nel vivo della Rivoluzione Francese. Un periodo storico denso di spiriti di libertà ed uguaglianza, delusi, traditi e spazzati via il secolo dopo da Napoleone prima e il Congresso di Vienna poi.
La fortuna e il successo di pubblico che, da sempre, accompagnano il capolavoro musicale di Giordano, interessa anche il cinema d’autore. Nel 1993 Jonathan Demme utilizza l’aria La mamma morta, cantata da Maria Callas, per una delle scene più intense del film Philadelphia. Carattere sanguigno, temperamento esuberante, enfasi lirica, ma anche sottigliezze e raffinatezze musicali fanno di Andrea Chénier un caposaldo del verismo, unanimemente riconosciuto ed apprezzato dal pubblico e, seppur solo di recente, dalla critica.
Gli appuntamenti
L’opera, della durata complessiva di 2 ore e 20 minuti circa, compreso l’intervallo, verrà rappresentata ovviamente in lingua italiana. Il pubblico, come da tradizione al Teatro Lirico di Cagliari, si avvarrà dell’ausilio dei sopratitoli che, scorrendo sull’arco scenico del boccascena, favoriscono la comprensione del libretto.
Andrea Chénier viene replicata: sabato 22 aprile alle 19 (turno G); domenica 23 aprile alle 17 (turno D); mercoledì 26 aprile alle 20.30 (turno B); giovedì 27 aprile alle 19 (turno F); venerdì 28 aprile alle 20.30 (turno C); sabato 29 aprile alle 17 (turno I); domenica 30 aprile alle 17 (turno E).
Le due recite per le scuole che prevedono l’esecuzione in forma ridotta dell’opera della durata complessiva di 60 minuti circa, sono: martedì 2 maggio e mercoledì 3 maggio alle 11. Nel ruolo di narratore si esibisce l’attore cagliaritano Simeone Latini.