Tra le 50 province d’Italia c’è anche Cagliari: il capoluogo è in 15°posizione
Cagliari guarda al futuro, e lo fa insieme ad altre 50 province italiane. Un posizionamento che si lega in particolare alla capacità della provincia di attrarre capitali per le proprie start up (quinta in Italia, in crescita di due posizioni) e di lavorare sullo sviluppo delle competenze dei propri imprenditori locali (terza in Italia, anche qui in crescita di due posizioni). Il numero totale delle nuove tecnologie e delle start up della provincia è 104, numero che se rapportato al totale delle imprese presenti nel territorio, proietta Cagliari al 24esimo posto tra tutte le province italiane.
Nuove tecnologie
È quanto emerso a margine della presentazione del libro della collana Terziario Futuro “30 trend per il 2030″ a cura di Thomas Bialas. L’appuntamento è organizzato dal Cfmt, il centro di formazione e management. Nato da un’intuizione di Confcommercio e Manageritalia, con la collaborazione di Confcommercio Sardegna, Confcommercio Sud Sardegna e Manageritalia Lazio, Abruzzo, Molise, Sardegna, Umbria.
Le poche attività per le nuove tecnologie manifatturiere sono legate alla presenza di risorse naturali e materie prime, come la produzione di energia eolica, solare e l’estrazione mineraria. Andando ad analizzare la composizione dei servizi all’interno dell’economia sarda, con una prospettiva di lungo periodo di 10 anni ed un confronto con il dato aggregato a livello nazionale, quella che emerge è una struttura tradizionale e tendenzialmente statica, legata alle specializzazioni storiche del territorio. Guardando alle principali specializzazioni della regione, cioè quelle con la maggior concentrazione di addetti rispetto al dato nazionale, c’è l’energia elettrica. Occupa circa 2mila addetti, in crescita del 2% nell’ultimo triennio, di cui 1.388 concentrati nella sola provincia di Cagliari.