Il primo Jak inibitore per Crohn, la patologia sistemica cronica che si manifesta con un’infiammazione della parete gastrointestinale
La malattia di Crohn, che tra i sintomi provoca diarrea persistente e dolore addominale, è una patologia progressiva e può portare a complicanze che richiedono cure mediche urgenti, compreso l’intervento chirurgico. Poiché i segni e i sintomi della malattia sono imprevedibili, questo comporta un impatto significativo per le persone che ci convivono, non solo dal punto di vista fisico ma anche emotivo ed economico.
L’approvazione europea per Upadacitinib (nome commerciale Runvoq) – 45 mg (dose d’induzione) e 15 e 30 mg (dosi di mantenimento) – è supportata dai dati di due studi clinici di induzione, U-Exceed e U-Excel, e di uno studio di mantenimento, U-Endure. Gli studi clinici hanno mostrato risultati positivi nella risposta endoscopica, nel raggiungimento della remissione clinica e nella guarigione della mucosa intestinale.
Rispetto al placebo, i risultati sono stati statisticamente significativi per gli obiettivi (endpoint) co-primari e per l’endpoint secondario principale al dosaggio di 45 mg negli studi d’induzione e di 15 mg e 30 mg nello studio di mantenimento.
Il farmaco, nell’Unione europea, è approvato per il trattamento degli adulti con spondilite anchilosante, spondiloartrite assiale non radiografica, artrite psoriasica, artrite reumatoide, colite ulcerosa, per adulti e adolescenti con dermatite atopica, e ora per la malattia di Crohn. In Italia, il farmaco è rimborsato nel trattamento dell’artrite reumatoide, della spondilite anchilosante, dell’artrite psoriasica e della dermatite atopica negli adulti.