Il picacismo è un disturbo del comportamento alimentare caratterizzato dal mangiare regolarmente cose non commestibili.
Le persone affette da picacismo mangiano abitualmente cose non commestibili (come carta, argilla, sporcizia o capelli). Per i bambini di età inferiore ai due anni, questo comportamento è ritenuto normale dal punto di vista dello sviluppo. I bambini piccoli mettono spesso in bocca ogni tipo di oggetto, talvolta ingoiandolo. Il picacismo si può verificare anche durante la gravidanza.
In alcune parti del mondo, mangiare cose non commestibili fa parte della tradizione culturale, come nel caso della medicina popolare, dei riti religiosi o di pratiche diffuse. Alcuni abitanti della Georgia Piedmont, ad esempio, mangiano regolarmente argilla.
Trattamento
Le tecniche comportamentali possono essere utili, ma poco si sa sui trattamenti specifici per questo disturbo. Le tecniche comportamentali aiutano le persone a disabituarsi dai comportamenti inappropriati e ad apprendere comportamenti opportuni.
Le carenze nutrizionali e altre complicanze vengono trattate. Le occlusioni del tratto digerente possono necessitare di intervento chirurgico.
Di solito, ciò che il picacista mangia non provoca danni, ma talvolta può causare complicanze, come l’occlusione del tratto digerente o l’avvelenamento da piombo.
Solitamente ciò che il picacista mangia non provoca danni alla sua salute. Tuttavia, talvolta ciò che mangia causa complicanze, come stipsi, occlusione del tratto digerente, avvelenamento da piombo per aver mangiato frammenti di vernice, o infezione parassitaria per aver mangiato terriccio.
Il picacismo in quanto tale raramente interferisce con la funzionalità sociale; tuttavia, spesso si verifica in soggetti affetti da altri disturbi mentali che di fatto interferiscono con essa. Tra questi disturbi ci sono l’autismo, la disabilità intellettiva e la schizofrenia.