Cagliari risulta essere una delle città con un alto grado di soddisfazione dei propri cittadini per quanto riguarda le tematiche ambientali.
Quasi un cagliaritano su due (il 48%) è molto soddisfatto della qualità dell’aria che respira in città: si tratta del miglior dato rilevato in Italia (la media nazionale è pari al 30%). Mentre appena l’11% la ritiene insufficiente.
Nonostante i dati positivi il 17% dei cagliaritani nota, però, un peggioramento negli ultimi due anni, mentre il 65% non nota differenze. Spostandoci alle aree verdi urbane a disposizione, sei cagliaritani su 10 si dichiarano soddisfatti della quantità di parchi, zone alberate, aiuole, giardini di quartiere a disposizione. Sono alcuni dei dati rilevati dalla nuova ricerca di Changes Unipol, realizzata ed elaborata da Ipsos, sul parere degli italiani sullo stato dell’arte delle città in materia di sostenibilità ambientale.
Mobilità green
Per quanto riguarda la mobilità green, Cagliari risulta avere alcune lacune: è infatti una delle città con meno colonnine elettriche vicino ai cittadini. Lo dice il 30% degli intervistati. Il 60% dei cagliaritani è orientato a privilegiare gli spostamenti in auto a scapito della mobilità leggera e sostenibile. L’ipotesi delle città a 30 km/h spacca quasi a metà la popolazione italiana, ma Cagliari è una delle città più favorevoli con il 60% di sì. A livello generale, i cagliaritani si dichiarano meno critici del resto degli italiani per quanto riguarda il livello di efficienza energetica e della sostenibilità ambientale della propria città, attribuendo a Cagliari una valutazione di 5,8 su 10 (la media nazionale è di 5,4).
Ristrutturazioni green
Negli ultimi tre anni il 27% dei cagliaritani ha effettuato lavori di ristrutturazione per l’efficientamento energetico. La riduzione dei bonus edilizi ha avuto un impatto sulle intenzioni future dei cittadini: più di 1 su 5 (21%) ritiene che nei prossimi 12 mesi non effettuerà lavori di efficientamento energetico a causa delle minori agevolazioni, mentre il 34% non si farà bloccare dalla riduzione delle agevolazioni.
La motivazione più indicata da chi effettuerà i lavori è quella della scelta green legata al risparmio (al 13%), mentre appena l’8% lo farebbe per adeguarsi alla direttiva UE sulle case green. Tra i no, invece, svetta l’impossibilità di sostenere i costi dei lavori con le minori detrazioni e agevolazioni a disposizione, motivazione indicata dal 20% del campione.