Il nuovo singolo “Eidas”(letto al contrario Sa die), uscirà il 28 aprile, noto come Sa die de sa Sardigna, festa fondamentale per i sardi in quanto ricorre la commemorazione dell’insurrezione popolare a Cagliari del 28 aprile 1794 contro i Piemontesi e il viceré sabaudo Balbiano, in seguito al rifiuto del governo torinese di soddisfare le richieste dell’isola titolare del Regno di Sardegna.
Eidas è il nuovo singolo di musica elettronica di Martino Corrias, che mantiene un’impostazione techno fusa ad elementi folkloristici passando per sfumature jazz e tribali, per chiudere con una parte più sperimentale e ambientale.
Nel pezzo è presente il canto a tenores di Bitti, il canto gutturale del musicista Gavino Murgia, la danza dei Mamuthones e le famose launeddasa di Luigi Lai, le quali ispirano lo sviluppo del pezzo. Il 14 febbraio 2023 riceve la Laurea ad honorem presso l’Università di Bologna, il primo caso in Italia in cui viene attribuita a un musicista di tradizione orale.
Martino Corrias è un artista sperimentale sardo nato a Sassari ma trapiantato a Bologna dal 2018. Nella sua ricerca musicale fonde elementi naturali con architetture artificiali dati da suoni sintetico-metallici, con un focus per la ripetizione e le micro-variazioni che possono scaturire in essa dando una dimensione sempre nuova ad una creazione musicale e permettendone una più profonda esperienza.
Musica Club contemporanea
Ha pubblicato vari singoli che abbracciano diverse sfumature della musica club contemporanea, dalla deconstructed club alla drum n bass, apprezzati da webzines europee ed oltre oceano. In particolare, Digital Blue (2021) è suonata nello Spazio a bordo del Blue Origin NS-18 da Dr Chrispy, musicista e ingegnere aerospaziale americano che ha poi devoluto in beneficenza la pen drive contenente anche “Digital Blue”; nel 2022 il rave remix di Martino del brano “Max” del duo norvegese Smerz, è presente nel track ID del mix di Goth Jafar, dj americana apprezzata da artisti di fama mondiale come FKA Twigs, Sega Bodega ecc., preparato per la famosa rivista britannica The Face.
Attualmente collabora nella creazione di opere audio-visive col regista e scrittore Martino Pinna, fondatore di Sardegna Abbandonata, la realtà urbex più importante in Sardegna, e col drammaturgo Simone Azzu (Teatro Ridotto) col quale porta avanti lo spettacolo teatrale audio-visivo “Petter: Prigioniero Politico”, un lavoro inedito mondiale sulla storia sconosciuta di Petter Moen, prigioniero politico norvegese della seconda guerra mondiale, che fonde il mondo sonico naturale, quello elettronico e le voci rotte della resistenza norvegese con riprese che spaziano da varie parti e avvenimenti d’europa, a dimostrazione che la storia e condizione di Petter, trascende le barriere nazionali-temporali, diventando caso collettivo senza tempo e senza corpo specifico. Il progetto è finanziato e supportato dall’Istituto Storico Parri e avrà il suo debutto nell’autunno 2023.