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Nel podcast di oggi parliamo del mostro di Frankenstein di Mary Shelley Frankenstein.
Nella puntata di oggi di CinEvergreen parliamo del film Frankenstein di Kenneth Branagh. La creatura del dottor Frankenstein storicamente si è prestata moltissimo ad adattamenti, dal teatro al cinema, dalle commedie alle tragedie. Pochi tra questi si sono distinti per aderenza all’originale e qualità cinematografica: un esito simile è quello di Kenneth Branagh con Mary Shelley’s Frankenstein, film del 1994. Kenneth Branagh viene dal teatro e quando si sposta al cinema si dedica ad adattamenti shakespeariani, curandone regia sceneggiatura e interpretando i ruoli principali.
Kenneth Branagh si applica a recuperare il Frankenstein. Ignorando gli adattamenti precedenti, più votati all’horror o all’action, l’autore tenta di recuperare la complessità di scrittura e le contraddizioni insite nel romanzo. Il risultato è un prodotto pregevole, votato allo scavo psicologico e al dramma, pur mostrando il fianco per alcune scelte tecnica e recitative.
Il volto della creatura è Robert De Niro e veste i panni del reietto quale è ed è il volto della creatora ripudiata dal padre il dottor Frankenstein. La forza del personaggio e la resa nei confronti del modello prende forma grazie alla presenza scenica dal grande impatto. La creatura prima ancora che nel romanzo nasce come vettore della paura in un incubo dell’autrice del romanzo, Mary Shelley. Il personaggio si complica essendo il figlio rifiutato dal padre che cresce solo e privato di ogni forma di affetto. E solo in seguito torna ad essere il mostro ma come reazione a ciò che ha subito e la solitudine che ha vissuto.
La creatura parla con la cornice narrativa attraverso il silenzio e alle sue domande prima osserva e si rammarica ma poi risponde. Potete ascoltare la nostra recensione del film “Frankenstein di Mary Shelley” nella nostra rubrica podcast CinEvergreen!
Audio a cura di Piermaria Rasetti
Montaggio di Amanda Guida
