L’Ecdc lancia l’allarme in occasione della Settimana europea dell’immunizzazione
Europa a rischio epidemie per le persistenti lacune nella copertura vaccinale nei Paesi di Unione europea e Spazio economico europeo (Ue/See). Una minaccia su cui l’Ecdc, Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie, lancia l’allarme in occasione della Settimana europea dell’immunizzazione, al via il 24 aprile.
“Nonostante le comprovate caratteristiche di sicurezza ed efficacia dei vaccini, i Paesi di Ue/See e di tutto il mondo continuano a registrare focolai di malattie prevenibili a causa di tassi di copertura vaccinale insufficienti”, sottolinea l’Ecdc. “Indipendentemente dal buon andamento complessivo dei programmi di immunizzazione in Ue/See durante la pandemia di Covid-19 e dagli enormi sforzi mesi in atto per realizzarli”, l’agenzia rileva “notevoli lacune vaccinali e disparità di copertura tra Paesi e regioni“, che potrebbero quindi rappresentare una ‘miccia’ per epidemie nell’area.
Le patologie che preoccupano
Una delle preoccupazioni dell’Ecdc riguarda la poliomielite, considerando che “tra il 2012 e il 2021 circa 2,4 milioni di bambini nell’Ue/See potrebbero non aver ricevuto nei tempi adeguati le tre dosi di vaccino anti-polio”. Se è vero che “la regione europea è stata dichiarata libera dalla poliomielite nel 2002, il virus continua a essere rilevato periodicamente nella sua forma selvaggia o in ceppi derivati da vaccini in altre regioni.
Grazie a tecniche sorveglianza adeguate e a una copertura vaccinale generalmente elevata, questi eventi sporadici fortunatamente non hanno portato a una trasmissione prolungata nell’Ue/See o all’individuazione di casi umani” di infezione.
L’agenzia punta inoltre l’accento sul morbillo: “Sebbene il rapporto epidemiologico 2022 dell’Ecdc mostri una diminuzione del 99% dei casi rispetto al 2018, ciò è legato probabilmente alle misure di prevenzione e controllo implementate durante la pandemia di Covid-19”.